Prendere in mano la propria vita

Ciao a tutti, dopo aver letto alcune delle vostre storie ho deciso di dire la mia. Sono stata appena lasciata dopo un anno e mezzo di convivenza. Non riesco ad accettare che lui non mi cerchi, che sappia dirmi solo che non è come penso e che non si è rifatto una vita…ma la realtà è un’altra. Spesso mi ritrovo a ricordare i momenti stupendi quasi avessi piacere di soffrire in un dramma d’amore. Lui continua a dirmi che litigavamo sempre, che non poteva funzionare e che mi ama e che tiene a me, e io? Gli dico che amare vuol dire altro, ma in realtà non ammetto che penso le stesse cose, che ha distrutto il mio carattere, che pur di piacergli sono cambiata così tante volte che non so nemmeno più chi sono, che non mi sono mai sentita amata, che ogni volta che mi metteva per ultima tra tutti io morivo lentamente., che ho dovuto sopportare tante cose, che per la sua aggressività mi sono ritrovata con le sue mani sul mio viso … ho la certezza di tante sue bugie, lui il tipico narcisista, io la tipica donna che ama troppo, la dipendente affettiva che crede che la sua felicità dipenda dalla persona che si ama, che lo giustifica e che si sente in colpa quando lui fa la scena della vittima.

Non so quanti di voi si ritrovano nel mio racconto ma la realtà è che troppo spesso pensiamo che la nostra felicità sia legata a oggetti, persone ,cose materiali, ma se un giorno perdessimo queste cose allora perderemmo per sempre la nostra felicità. Ho letto che la felicità è uno stato d’animo che può dipendere solo da noi stessi, perché la persona amata potrebbe lasciarci da un momento all’altro ,così come potremmo perdere un lavoro o cose materiali. I nostri pensieri negativi dipendono da noi, siamo noi a crearli. Nella nostra stessa situazione un’altra persona vedrebbe un’opportunità, noi vediamo il peggio.

Non possiamo pretendere di essere amati, di essere rispettati perché noi lo facciamo. Impariamo a lasciare andare, ad amarci come fanno le persone che ci lasciano che riescono a voltare pagina. Nessuno merita di soffrire, nessuno merita di essere amato a metà. Cominciamo ad amare noi stessi, a non temere i momenti di solitudine… cominciamo a capire che si può amare e non solo una persona ,ma amare gli altri, abbiamo la possibilità di vivere questa vita che passa velocemente , vogliamo veramente passare i giorni sperando che il tempo passi? Ci amiamo davvero così poco? Chi ha detto che per essere felici dobbiamo per forza sposarci a 30 anni o comunque avere una persona accanto? Cerchiamo prima l’amore per noi stessi, creiamoci una forte autostima , come quella che hanno quelli che ci lasciano. Lo so che tutti pensano “si ok la fai facile” e non è facile nemmeno per me , ma ci sto provando e ci sto riuscendo… dopo la seconda batosta della mia vita. NESSUNO PUÒ TOGLIERCI LA FELICITÀ. Usciamo, conosciamo gente nuova, facciamo cose nuove. Piangerci addosso non serve a nulla. Ho provato in passato anche quello….ci ho perso anni a riprendermi e se ci ripenso ancora mi dico quanto sono stata stupida. Meritiamo amore. Tutti lo meritano.

da: Hope

3 Commenti

  1. ho smesso di leggere a “mani sul viso” . Spero tu abbia denunciato

    • No Rado, non ho denunciato. Purtroppo la dipendenza affettiva porta le persone a sentirsi anche in parte colpevoli di quello che subiamo. Io ero così. Ossessionata dalla paura dell’abbandono. Vediamo fragilità nelle persone, li scusiamo, gli diamo un’altra opportunità perché ci attacchiamo ai momenti felici condivisi con quella persona.
      Avrei dovuto chiudere molto tempo prima ma mi ci è voluto tempo per capire quanto valgo. Ed è un lavoro che richiede amore, coraggio e voglia di essere felice.

      • Cara hope sai quanto ti capisco. La dipendenza affettiva è una brutta bestia!!!!Pur di avere il tuoi uomo a fianco sei disposta a tutto, anche aspettare anni cosciente che stai sprecando il tuo tempo ma con la speranza che prima o poi cambi la situazione e tu sarai felice tra le sue braccia. Anche io soffro di dipendenza affettiva, sto cercando con tutte le mie forze di mettere un punto a questa situazione clandestina che dura da troppi anni e col tempo mi ha portato oltre che a stare male fisicamente ora anche psicologicamente. E’ da giorni che non lo sento. Attorno a me solo buio, freddo, paura rimpianto. Non riesco a farmene una ragione del perchè lui nonostante quello che dimostrava e diceva, non sia riuscito a prendere coraggio e svoltare. Certo la motivazione datami è più che nobile….i figli. Anche io sono mamma e prima di tutto vengono loro ma sono convinta che se in casa manca l’amore e l’armonia, è meglio che i figli crescano con un solo genitore. E lo dico per esperienza personale e dopo essermi sentita rinfacciare dai miei figli che dovevo separarmi prima almeno loro avrebbero avuto meno traumi. Se un padre si separa lascia la moglie e con i figli continua a tenere un rapporto, continua a crescerli, pur non dormendo nella stessa casa. Ma questa è una mia opinione personale.
        Sono d’accordo quando dici che nessuno merita di soffrire e che tutti meritiamo un briciolo di serenità.
        Credo di capire quello che stai passando e mi auguro che presto, entrambe, riusciamo a dimenticare queste persone, a liberarci da questa fragilità emotiva che ci destabilizza e spero di riuscire come te a trovare un po di amore per me stessa e a capire quanto valgo, nella speranza di rivedere un pò di luce.
        Un abbraccio

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