Non lo riconosco più

Sono sposata da 46 anni e da 5 vivo arrancando un rapporto che non regge più. Ho voluto per figlie e nipotine salvare la famiglia, ma a quale prezzo? Lui corre dietro alle gonnelle e più di una volta ne ho avuto la prova. Poi nega tutto, praticamente si arrampica sugli specchi e così mi fa sentire una stupida. Quando ha visto che mi sono allontanata dopo l’ennesima lite, mi ha cercata e io ancora tanto innamorata e attratta da lui, ci sono caduta come una pera.

Sono sempre stata una donna forte e ho vissuto per la mia famiglia e per lui che ho sempre messo al primo posto, io ero quella che risolveva i problemi, che si curava di tutto e a volte sacrificando tutto, ma non lo rimpiango, ho voluto farlo e amen. Solo che questo inevitabilmente mi ha portata ad avere almeno un minimo di aspettative.

Per quanto riguarda le mie figlie non mi lamento, ma lui è stata la delusione più grande, non ha accettato d’invecchiare e a causa delle frequenti crisi depressive di cui soffre da molti anni  (che ho sempre sopportato e supportato) si è cercato “distrazioni” fuori dalla famiglia e con donne molto più giovani. Io sono ancora giovanile e piena di vita, non ho mai voltato le spalle alle richieste di mio marito e fra noi c’è sempre stata un’ottima intesa sessuale. Anche questo è uno dei motivi per cui non sono riuscita ad accettare i suoi tradimenti.

Per 4 anni ho cercato di resistere dandogli ancora fiducia e la possibilità di recuperare il nostro rapporto, ma lui continua ad essere recidivo e ora sono anche  arrabbiata con me stessa perché vorrei poter smettere di amarlo e di soffrire, ma non ci riesco. Tutta la forza avuta per affrontare una vita, di fronte a lui svanisce, sono fragile e alla mia età si vorrebbe raccogliere il frutto dei sacrifici e non pensare di ritrovarmi sola e dover ricominciare tutto.

Ora sofferenza o no, so che devo allontanarmi da lui, smettere di credere nei miracoli e cercare di non vederlo più, altrimenti potrei ricadere in un avvicinamento che inevitabilmente mi riporterebbe nella sofferenza. Questo perché credo che ormai le sue avventure siano diventate come una droga e prima o poi ricomincerebbe (come ha già fatto in passato) a raccontare bugie e negare l’evidenza di quello che combina.
Spesso mi chiedo se esiste una cura per poter guarire da un amore sbagliato. Grazie per la pazienza!

da: Angela

8 Commenti

  1. La doc è proprio quello, disturbo ossessivo compulsivo, una volta ho domandato ad uno psicologo e mi ha detto che può essere intesa anche così, a livello di necessità per autostima, purtroppo io lo amo e questo mi impedisce di essere obiettiva.
    In effetti vivo nella sofferenza. La moglie fa piazzate, lo tratta male e lo tiene legato e lui non sarà mai a fare il primo passo, evidentemente lei ha un qualcosa di perverso perchè fa scenate, minaccia ma resta al suo posto. Forse ha anche qualche altra convenienza, non lo so, non ne parla volentieri.
    di certo io sono sotto a tutto questo e vorrei avere la forza di lasciarlo ma non riesco, lui mi fa stare bene, con lui purtroppo sto bene

  2. ciao Angela, so che mi odierai, io sono nella situazione opposta alla tua, sono l’altra donna di un uomo sposato da 25 anni. lui soffre di doc, avere un’altra è un modo di vivere, sono l’ultima di una lunga lista, mi ha detto che non devo essere gelosa, temo alle volte che mi lasci ma lo amo da morire. litiga spesso con la moglie (che è nella tua situazione), però ne sono convinta, la ama. mi dice che non riesce ad immaginare la vita senza lei. Io sto male, vorrei essere al suo posto, essere quella dove torna ogni sera anche se tradita, perché con lui si sta bene, è capace di far sentire unica una donna, e quindi mi accontento invece delle briciole. Devi cercare di capire se lo vuoi ancora, sino a che punto sei importante per lui. Per il mio lui la moglie è una sorta di divinità. Io lo amo, sento i suoi sfoghi e spero non mi lasci.

    • Non ti odio Anna perché l’odio non fa bene a nessuno, posso solo dirti che però in questo modo ti sei messa su una strada molto difficile e forse molto dolorosa.
      Non ho capito cos’è DOC e ti chiedo se lui non teme che la moglie prima o poi potrà averne le scatole piene e lasciarlo?
      Come può dire che conta così tanto per lui e continuare ad offenderla e farla soffrire con il suo tradimento?
      Il fatto è che certe persone amano e rispettano solo se stesse, può sembrare il contrario, ma alla fine è così. Ciao

      • Solitamente doc sta per disturbo ossessivo compulsivo, se c’è chi si lava le mani 100 volte all’ora ci sono altri che sognano di tradire il partner. Spazia per dozzine di comportamenti, ma è la prima volta che sento della necessità di avere un’amante. Messa così pare solo una comoda scusa. A meno che la moglie non sia il tipo di persona che lo asseconda in altri tipi di disturbo. Servono ulteriori chiarimenti.

  3. Ciao Angela, la cura che cerchi è quella di ama re e rispettare te stessa. E’ bello lottare per i giusti valori ma una famiglia è composta da una madre ed un padre (marito).
    Lui ha smesso di rispettare te e la tua famiglia e credo che tu hai commesso un errore ad aspettare questo tempo perdonandogli tradimenti. Ma quale depressione? Ha solo voglia di fregarsene e se sei tu a farti carico di tutto per lui gli va bene.
    Ma tranquilla, non te ne libererai facilmente, vedrai che quando gli comunicherai con forza e determinazione che è finita farà di tutto pur di non lasciarti.
    Sta a te continuare a farti prendere in giro

    • Hai ragione Anna e so che non sarà per nulla facile perché continuo ad amarlo, ma so anche che tutto dipenderà solo da me e da quanta forza e determinazione riuscirò a mettere nel volermi allontanare da lui. Spero sempre nel miracolo, ma forse il vero miracolo siamo solo noi quando riusciamo ad avere più amore e rispetto per noi stessi!………..

  4. Angela, ti abbraccio e basta, non ho nulla da dirti per farti soffrire meno perché vivo la tua stessa situazione.
    Io ero sposato da 23 anni, insieme da quasi 30, troverai la mia storia su questo sito, l’ho scritta all’inizio di settembre, sembra passato un millennio da quante cose sono successe, da quanto ho vissuto pensando a cose terribili.
    Sto cercando di ricominciare a vivere, di amare me stesso, non è facile, soprattutto per le difficoltà a rapportarmi con l’universo femminile dopo tanti anni, ma credo tu sia già sulla strada giusta, mettere dello spazio fra voi ti aiuterà a ragionare in modo più freddo e analitico.
    È un percorso lungo e difficile, doloroso oltre ogni immaginazione, ma si guarisce, a velocità diverse ma si guarisce.

    • Grazie per le belle parole, hai proprio ragione che si guarisce a velocità diverse, infatti è una strada tutta in salita, dove ogni tanto si scivola e si torna indietro, ma poi con coraggio e asciugate le lacrime, si ricomincia a salire per arrivare finalmente ad avere un po’ di pace. Spero tanto di riuscirci presto perché sono veramente stanca.

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