Mia moglie mi ha tradito

Buongiorno a tutti, è la prima volta  che scrivo in un forum, magari è uno sfogo ma soprattutto una richiesta di un consiglio.
Io e mia moglie abbiamo 36 anni, sposati da 8, insieme da 11 e con una piccolina di quasi tre anni.
Con mia moglie abbiamo sempre avuto un rapporto bellissimo, per motivi di lavoro soprattutto a distanza, riuscendo comunque a vederci almeno ogni fine settimana.
Anche dal punto di vista sessuale sempre avuto ottima affinità.
Nel 2012 c’è stata la gravidanza, cercata e che ci ha resi felicissimi.
In questo periodo sono iniziati però problemi, da parte mia sono stato assente per orari di lavoro, sentiti maggiormente da mia moglie per la gravidanza, per l’accavallarsi di cambiamenti in un breve periodo, la convivenza, la figlia, la casa e nuovo impiego di lavoro mio. Questo per fare il quadro generale.
Dalla nascita della piccola ci sono stati cambiamenti ulteriori, maggiori esigenze da parte sua e grandi assenze dalla mia, bensì fossi super presente come padre ma meno come marito.
Lei ha ripreso il lavoro in una nuova città,  dove ci siamo trasferiti, sebbene io continui a lavorare dove prima, a un’ora di strada.
Ha molta soddisfazione sul lavoro, avendo avuto compiti importanti.
Sono poi iniziati i silenzi e la mia già scarsa comunicazione è aumentata,  creando un allontanamento sempre maggiore.
Da inizio di quest’anno ci siamo allontanati anche fisicamente, non abbiamo più fatto sesso e discutiamo per qualunque cosa.
Abbiamo deciso di stare separati durante la settimana e vederci il we.
Qualche giorno fa ho trovato alcuni messaggi nel suo cellulare prima che li cancellasse, inequivocabili… tipo mi manchi, mi mancano i tuoi baci e le tue carezze… messaggi che un tempo mandava a me ed ora inviati a un suo collega.
Le ho parlato, chiedendo se avesse qualcun altro e lei mi ha detto che, tra tante persone che hanno tentato di avvicinarla, con una è riuscita a stabilire un rapporto che le ha reso possibile andare avanti. Su mia insistenza, fino a quando le ho detto nome e cognome della persona, ha finalmente ammesso il fatto. E pensare che mi sentivo io sbagliato e fuori luogo!
Lei dice che non sia una motivazione per cui voglia rinunciare alla famiglia, di tentare un’ultima  volta se riusciamo a stare bene insieme…ma adesso non è sua la decisione di stare insieme o no! Sono innamorato di lei… o di come era, non so, ma non riesco a non pensare che sia stata con un altro uomo, è una cosa che mi manda in bestia, oltre alla continua rabbia che ho ultimamente.
È vero che sono passati solo due giorni, in cui lei ha provato a chiamarmi e avvicinarsi, ma le ho detto che ora non voglio vedere o parlare con nessuno, tanto meno con lei, devo sbollire e capire se riuscirò a passare su questo.
Io ammetto le mie mancanze, la mia scarsa comunicazione,  il fatto che lei abbia avuto un crollo psicologico, abbia perso peso in modo preoccupante lo scorso anno e che io, anche se non l’ho tradita, l’ho abbandonata… e praticamente mandata nelle braccia di un altro…
Ma anche il fatto che abbia trovato fuori dalla coppia ciò che le mancava, sicuramente ha influito sull’impazienza e la rabbia che aveva nei miei confronti.
Stasera avevamo un appuntamento per una terapia di coppia, precedentemente fissato, ma dove non mi sono sentito di andare, dato che non so se ho intenzione di ricucire il rapporto.
È possibile riprendere un rapporto dopo un tradimento? Al momento non credo di esserne capace.
Grazie per la pazienza e per lo sfogo concessomi!

da: Lorenzo

20 Commenti

  1. Il tradimento non viene mai giustificato ma una cosa è una relazione dove tua moglie era innamorata dell’aaltro e una cosa è avere rapporti intimi per riempire tue lacune affettive. Da qualche giorno sono stato mollato dalla mia ragazza per un altro che lei ha raffigurato come l’essere perfetto e questo fa male ma se avesse confessato una rrombatina dopo un’iniziale rabbia l’avrei perdonata, anzi potrebbe essere anche terapeutico per la coppia. Lascia perdere l’orgoglio maschile, cerca di capire meglio perché lei ti ha tradito e poi trai le tue conclusioni ma ripeto non farti influenzare dal tuo orgoglio.

    • Dopo due settimane di “prova”…ci siamo lasciati. Io le ho detto che avrei lasciato alle spalle quel che era successo, dato che io l’avevo fatta stare ancora peggio.
      Ma lei si è accorta che in questo periodo è stata meglio e più serena e, fondamentalmente, dice di non essere più innamorata. Quindi stiamo in case diverse.
      I primi giorni sono stati duri, oltretutto ero costretto a casa per un infortunio sul lavoro, e potevo solo pensare e pensare. ..
      Almeno sono tornato a lavoro mezzo rotto, ma sono riuscito a distrarmi un po’.
      Abbiamo chiuso con “oognuno faccia la sua vita, ma se un domani ci accorgiamo che qualcosa è cambiato, rendiamone partecipe l’altro/a”.
      Al momento non so bene cosa sento…ho un po’di confusione…ma forse ora stiamo entrambi meglio così, oltretutto che comunque siamo in buoni rapporti, soprattutto per la piccola, a cui stiamo introducendo che papà ha una casa e mamma un’altra.
      Comunque Daniela, hai ragione.
      Mi rendo conto ora in pieno come l’ho fatta stare, come lei abbia chiesto aiuto e io non ci sia stato… sto parlando delle mie colpe, perché di quelle posso pentirmi, ma errori ci sono stati da tutti e due. Ci siamo impegnati per bene per rovinare un qualcosa di perfetto. Come scrivevi tu, nessuno è perfetto, ma lo possiamo essere l’uno per l’altra, completamentari.
      Questa è la situazione… vedremo come evolve.

  2. Per Francesco.
    E’ vero l’amore va coltivato da tutte e due le parti. Nel mio caso è una storia lunga, penosa e strana. Mio marito è stato un marito fantastico per 20 anni, una persona meravigliosa. E in un mondo dove tutte le donne vorrebbero cambiare il carattere del proprio marito, io ero l’unica che l’avrei tenuto così come era, perché mi andava bene così. Certo non era perfetto, come non lo sono nemmeno io, ma ad alcune sue mancanze sopperiva con altre sue qualità che ho sempre apprezzato. Purtroppo lui però è cambiato. Devo dire che in famiglia sua ci sono delle persone malate a livello mentale. Brave persone, ma che purtroppo devono prendere dei farmaci. Mio marito è sempre stato sano, o almeno io credevo, credo. Il problema è che quando è morta sua madre è lentamente diventato un’altra persona. E in un’alternanza ora sembrava essere ritornato quello di sempre ora ritornava decisamente strano. In alcuni momenti mi ha fatto diventare matta, perché è difficile vedere l’uomo che si amava, ora esserci ora non esserci più. Io ho cercato di coltivare quell’amore, ma forse lui aveva problemi che il mio amore non poteva curare. Perciò si è allontanato sempre di più da me, mentalmente e fisicamente. Ho cercato di parlargli ma lui era chiuso a riccio e sfuggiva cercando di non essere mai in casa. Ho sempre sperato che forse fosse un problema di superamento del lutto, ma quel lutto non l’ha superato mai. Non avevo mai pensato che forse fosse malato come alcuni dei suoi fratelli (ho sempre dato la colpa al suo lutto), ma in seguito ho scoperto cose di lui di cui mai avrei immaginato l’esistenza. Non parlo solo di tradimenti (ma fatti dopo quei 20 anni) ma di qualcosa d’altro come la perdita di una bella somma di denaro che per una serie di strane coincidenze non ero riuscita a scoprire. Insomma io sinceramente non me la sento di prendermi quel 50% di colpa che normalmente si dà alla fine di un matrimonio dividendola tra moglie e marito. Se uno dei due perde il lume della ragione, se non pensa alla propria famiglia perdendo non so come una cifra notevole che poteva essere usata per i propri figli (e ancora non me ne faccio una ragione perché lui era una persona generosa ma non uno che buttava i soldi dalla finestra – e questa cosa l’ho scoperta dopo che l’ho mandato via di casa), se a questa persona avevi teso una mano, ma non l’ha presa, mi dispiace non mi sento di prendermi la metà delle mie responsabilità. Alla fine ho dovuto scegliere anche per la serenità dei miei figli che con un padre assente e strano non potevano più stare. Non so se ho spiegato bene la situazione. Ma in ogni caso non amo le situazioni ambigue o di comodo. Eravamo una gran bella coppia, e non stavamo insieme per denaro (che abbiamo sempre avuto poco, quella somma che ha perso era una eredità) né per convenienza. E alla fine dopo 10 anni di sfinimenti e tanti pianti da parte mia, e vista la sua assenza, mi sono accorta di vivere da sola. Perché dovesse vivere ancora con me, non so a che servisse se non a inasprire di più la situazione e rovinare quel che di bello c’era stato tra noi. Quindi ho deciso di mandarlo via. Tanto non c’era mai. Ora è libero di fare quel che gli pare. Non gli ho chiesto nemmeno gli alimenti. Almeno così può vivere dignitosamente. Più di così non credo che una donna possa fare.
    Per Lorenzo.
    Per quel che dici ti do ragione. Se ogni volta che vi vedete finite per litigare, forse ci vuole un periodo di riflessione e di stare un pochino lontani. Capisco che è brutta da mandar giù un tradimento e adesso la ferita è troppo fresca. C’è rischio che se ti muovi si riapra (parlando per metafora). D’altronde pensa che se lei ti ama ancora, anche lei ci sta male. Anzi forse la prima a non perdonarsi potrebbe essere proprio lei. Magari dopo aver fatto passare un po’ di tempo, e aver metabolizzato la cosa, forse con l’aiuto di qualcuno di competente, e se ancora volete salvare quel che di bello c’era tra di voi, potreste ritentare. Ti invito però a essere più presente. Posso assicurarti che le donne veramente innamorate non guardano poi moltissimo i soldi, e preferiscono un gioiello in meno, ma un marito che le dimostri di amarle con la sua presenza. Senza essere patologici per carità, ognuno si deve tenere i suoi spazi, ma stando insieme con il piacere di esserlo.
    Ti auguro di trovare serenità e la felicità che adesso ti sembra perduta.

  3. Ciao Alberto, non posso dirti quel che devi fare, perché questo lo puoi sapere solo tu. Posso dirti da donna però che un pochino di torto nel tradimento di tua moglie lo hai anche tu. Ricorda che l’hai lasciata da sola nella gravidanza, nel parto e dopo che è nata la bambina. Hai detto anche che hai fatto il padre, quindi hai trovato del tempo per fare il papà ma non per fare il marito. Una donna dopo aver partorito si sente ingrassata, svuotata (i tessuti per un po’ sono rilassati), esausta, sfinita e niente sarebbe più utile di un marito che le sia vicino, che sia soprattutto presente e che le dica con tanta dolcezza quanto sia importante per lui. MI sembra di aver capito che sei un uomo taciturno, che hai dato per scontato che lei ci fosse sempre quando invece tu non c’eri. Non sai quanto sono lunghi i giorni senza la presenza dell’uomo che si ama, e anche il più grande amore può affievolirsi quando si è trascurate. Certo prima di tradirti avrebbe potuto parlarti del fatto che le mancavi, avrebbe potuto chiederti di stare più con lei, ma tu sei sicuro che non abbia provato a chiedertelo e tu non abbia sentito? Molti uomini non vogliono sentire, non vogliono vedere i segnali che ripetutamente gli lancia la loro compagna. Ora magari nel tuo caso non è così, ma fatti un esame di coscienza e vedi se invece di segnali non te ne abbia mandati. Certo lei adesso ha sbagliato, ma cercava acqua e tu non gliel’hai data. Ha sbagliato, ma tu hai negato il dialogo ancora una volta non andando dal terapista. Capisco che il tradimento è duro da mandare giù, ma ecco vorrei solo che cercassi di vedere non solo i suoi errori ma anche i tuoi. Comunque andrà il vostro matrimonio, ti servirà per non incappare nello stesso errore anche con un’altra eventuale compagna.

    • Certo un’amante (sesso) riempie le giornate e riesce a darti quello che non ti dà il marito…(parli per auto giustificarti)?

      • Affatto. Io sono stata sposata per 31 anni ma non ho mai tradito mio marito. Quindi non cerco affatto giustificazioni. Ma so quel che si prova quando si è trascurate, quando l’uomo che ami non c’è mai in casa, quando il dialogo che prima c’era scompare. Io ho detto a mio marito che finchè mi lamentavo del fatto che non ci fosse voleva dire che a lui ci tenevo, ma non mi ha ascoltato. E’ stato talmente assente per anni che alla fine mi sono accorta di vivere da sola. Lo amavo, siamo stati felicissimi per 20 anni, non avrei mai immaginato che la mia vita non sarebbe finita con lui accanto, ma lui non c’era mai. Alla fine anche l’amore più grande se trascurato, se non alimentato finisce. E così è finito anche il mio. Certo io non mi sono messa qui a raccontare altre cose della mia storia, ma comunque alla fine io ho deciso che un marito che non c’era e che forse non voleva vivere con me era meglio che se ne andasse. Ma questa è la mia storia. Quel che volevo far capire a Lorenzo era che quando si ama bisogna dimostrarlo. Che devi preoccuparti di vedere se quella persona sta bene. Troppo facile dire “ti amo” e poi fregarsene. L’amore va coltivato e seguito. Un po’ come se uno avesse un giardino in cui ha piantato una rosa. Non è che siccome uno l’ha piantata nel suo orticello quella ormai cresce bene. Se uno non gli dà l’acqua se non si preoccupa dei parassiti o delle piante che la soffocano, quella muore. Come l’amore. Non so se mi sono spiegata. Non giustifico la moglie di Lorenzo, non sono qui a parlare con lei (che qui non si può difendere), posso però immaginare quanto si sia sentita trascurata nel momento più importante di vita di una coppia. Queste cose davanti a un terapista magari andrebbero discusse. Ecco Lorenzo alla fine potrà decidere come vuole, ma lo inviterei almeno a provarci e magari provare ad aprirsi e anche sfogare la sua rabbia e la sua amarezza davanti a sua moglie e davanti a qualcuno che possa provare ad aiutarli.

      • Cara Daniela, sono d’accordo con te che l’amore va coltivato e seguito, ma bisogna farlo in due. Ora io non conosco la tua storia, ma sei sicura di non avere responsabilità sul fatto che tuo marito era assente? Se una storia finisce io sono convinto che la ragione sia al 50 %, ma se uno tradisce ha automaticamente tutto il torto.
        Riconosco di essere estremo, di non avere mezze misure…ma sono fatto così.

      • Grazie Daniela, io vorrei sinceramente ricostruire il rapporto, ma un periodo da soli serve a entrambi per capire se siamo in grado di poter superare le nostre fonti di rabbia e delusione…spero di riuscirci, perché una volta che riproviamo dobbiamo dare un colpo di spugna al passato…e ora non riesco – adesso se ci vediamo e parliamo, litighiamo…magari sta meglio anche lei-mi dispiace per il tuo matrimonio, ma penso che tu abbia fatto la scelta giusta, non per dire che tu abbia ragione o meno, anche io sono convinto che le colpe stanno da entrambe le parti, ma per esserti resa conto e aver avuto il coraggio di una decisione cosi grande e difficile dopo 31 anni.

  4. Ciao Francesco, la pensavo esattamente come te fino a quando la persona che amo, mio marito, mi ha tradito.
    In quel momento le mie sicurezze sono svanite. Non avrei mai pensato di poter perdonare un tradimento, anzi, consigliavo una mia amica di lasciare il fidanzato che l’aveva tradita, ma poi è successo a me..e tutto cambia!

    • Ciao Kati@, il 25 luglio ho lasciato la donna che dovevo sposare domani 26 settembre. Non tradisco e non perdono. Per come sono fatto avrei visto e rivisto le immagini immortalate in alcune foto. Apprezzo chi perdona, anche se sono convinto che sia il lasciapassare per eventuali tradimenti futuri.

      • Una bella vendetta é la mia storia…non certo mi ha ridato la serenità ma e aggiungo purtroppo anche dopo due mesi sono “soddisfatto” per quello che gli ho combinato.

  5. Se è possibile recuperare la fiducia dopo un tradimento? Credo di si, anche perchè tu non hai idea di quanto questo succeda in molte coppie sposate. La differenza è che nessuno lo sa, tranne le persone coinvolte. Una volta scoperto il tradmento diciamo che tutto resta in famiglia.
    Personalmente mi ci dovrei trovare in questa situazione, a pelle ti direi che non ci riuscirei mai a perdonare mia moglie che va con un altro, ma chissà che mi riserva il futuro…

  6. Da marito tradito io ho perdonato mia moglie, o meglio, lei si è fatta perdonare.
    Io credo che la vera chiave è questa, cioè vedere nei suoi occhi il vero pentimento, sapere che è tornata ad amarti. Non ho avuto duubbi e a distanza di anni adesso ci amiamo tantissimo.
    Ma se hai dubbi, se la sensazione che hai dentro è negativa, allora sarà difficile tornare insieme

    • E vissero felici e contenti (continuando a tradire con più accortezza)

      • Ciao Francesco, evidentemente hai una visone così perfetta dalla vita da non percepirne le imperfezioni. Credo che tradire sia l’errore più grande che si possa commettere, non fraintendermi, ma quando ami davvero sei disposto anche al perdono, se senti dentro di te che davvero c’è pentimento.
        Potrebbe tradirmi ancora? Io non penso che chi tradisce c’è l’ha nel DNA, e che quindi lo farà sempre, e sono convinto che mia moglie non lo farà mai più.

      • Antony l’amore non é un interruttore…tornare ad amare…quindi oggi ti amo domani no poi mi scopri e ti amo di nuovo. Poi ci mancherebbe ognuno è libero di perdonare. Io non lo farei mai. Non perdonerei.

  7. Caro Lorenzo, ho fai un grande passo verso il perdono o se pensi che non riuscirai, allora è meglio che finisca la vostra relazione. tendiamo dempre a colpevolizzarci eccessivamente quando la relazione non funziona, ma io penso che tu hai agito da buon padre, lavori ad un ora da casa, e puoi anche sentirti stanco…d’altronde come lo sono sempre loro.
    Io credo che anche lei voleva il distacco per poter decidere cosa fare,a nche se nel frattempo vedeva l’altro.
    Hai colpe tu? Non lo so, ma di sicuro se vuoi continuare a stare con lei dovrete guardarvi negli occhi es essere molto sinceri. Dal vostro confronto potrete decidere se continuare o meno…comunque vada massima solidarietà ed in bocca al lupo!

  8. Mi spiace molto, non è mai bello scoprire di essere traditi. Posso però dirti che non dovresti solamente arrabbiarti con lei, ma anche e soprattutto con te stesso. Dalle tue parole hai ammesso certe tue mancanze, che chiaramente non devo essere la giustificazione di un tradimento, ma se mi metto nei panni di tua moglie (e sono un uomo) posso capire che sofferenze possa aver avuto nell’incapacità di condividere con te stati d’animo, problemi e sicurmente una situazione in cui dopo un parto (che sicuramente cambia la vita di una donna) si è sentita sola. Ripeto niente giustifica il tradimento, ma piuttosto che avercela con lei, dovresti capire come può essersi sentita e cosa può averla spinta a questa situazione. Se ami una persona, l’orgoglio da uomo finito puoi anche accantonarlo, perchè in fondo da come scrivi, non è il sentirti tradito che ti fa male, ma semplicemente ti scoccia che un altro uomo possa aver vissuto una intimità con lei. Lei è tua moglie, la madre di tua figlia ma non è un oggetto da possedere, ma una persona con cui condividere la vita. In bocca al lupo

    • Grazie a tutti per le considerazioni…
      Antonio, non è solo il fatto che abbia avuto intimità con un altro, è la fiducia che non so se potrò recuperare, poi sicuramente anche il continuare a immaginarla con un altro non lo sopporto. Io ammetto e riconosco le mie mancanze, ma sarà per orgoglio o no, se non supero le immagini che mi creo in testa è inutile riprovare, tornerebbero fuori…

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