Il dolore aiuta a crescere

Sabato è finita dopo due anni. 49 io , 45 lei. Entrambi divorziati da anni e con un figlio a testa , coetanei.
Nei 7/8 anni prima d’incontrarci avevo messo il cuore nel freezer , una relazione “mordi e fuggi” via l’altra , magari un paio di morsi in più ma assolutamente senza coinvolgimento emotivo.
Poi incontro lei. Mi piace . Parecchio. Passano sei mesi e già da ben prima il freezer ha sputato fuori il mio vecchio cuore che riprende a pompare alla grande. Non sento paura e nei mesi successivi sono – ricambiato – innamorato di una persona che è densa , complicata , leale come poche persone conosca , intelligentissima , rapida nell’elaborazione mentale , dotata di un sense of humor pazzesco , fiera , combattiva fuori ed un nocciolo di burro dentro. Alla fine dei primi sei mesi inizia un master di 9 mesi che assorbe ogni momento della giornata e nonostante ci si riduca a vedersi un giorno al mese , riesco a starle vicino rubando anche delle mezz’ore , facendo il tifo per lei , dapprima scontrandomi con la mia voglia di avere più tempo per poi adeguarmi in funzione degli studi. Passa l’esame e trascorriamo delle giornate intense, grati uno all’altro di esistere.
Un periodo di depressione che mi nasconde e litigate per vere amenità , segnano tutto l’inverno.
Sabato, tra lacrime reciproche, la sentenza ” ti voglio bene ma come ad un amico, da qualche mese” .
Non c’è stato nervosismo , nè risentimento. Sciolti in lacrime in un abbraccio che avrei voluto durasse un milione di anni , ognuno ha preso la propria strada.
Non era particolarmente bella , spesso trasandata. Eppure avrei messo la firma per invecchiare con lei. Il dolore nell’archiviare fotografie , chiudere pagine di social , affrontare delle ore che saranno vuote , prive della sua voce , la sua presenza , il mix di cose controverse che la rendono per me la donna e compagna migliore che avrei voluto nel condividere gli anni a venire , mi stanno letteralmente schiacciando. Non ho mai pianto così tanto , da adulto.
Ora leggo qua e là di esperienze comuni, ognuna con il suo carico di dolore. I luoghi comuni sono quanto mi fa più incazzare.
Dolori che aiutano a crescere.
Il tempo porrà rimedio.
Vedrai che incontrerai una persona migliore.
Più di metà della mia vita è già andata via ; non ho più bisogno di dolori che aiutino a crescere , non ho più bisogno di esperienze. Voglio la mia fetta di serenità. Non ho bisogno di rimedi. Era lei , il mio rimedio contro una vita complicata e non voglio incontrare nessuno dopo perchè era talmente unica , singolare da essere perfetta poichè la perfezione è insita nell’imperfezione .
Probabilmente sto scrivendo cose talmente personali che chi legge da fuori non può capire.
Ma è vero , mi sono dovuto arrendere alla verità : in questa vita l’amore vero lo incontri una volta sola e te ne rendi conto

da: Manuel

19 Commenti

  1. Ciao Manuel, sembra di leggere una mia mail, troppe coincidenze……49 io 46 la mia ex, e il maledetto giorno sabato 31/01/16 la fine di tutto; sei anni di storia di cui gli ultimi tre di convivenza tra alti e bassi come tutte le coppie, ma un amore grande e indimenticabile di cui ora non resta niente, a parte i rimorsi e i rimpianti per quello che ho detto e fatto e che non avrei dovuto dire o fare negli ultimi giorni di una crisi a parer mio a posteriori superabile, e soprattutto per quello che non ho detto ne fatto. La cosa che più rimprovero a me stesso è l’essere stato provocatoriamente causa di questa fine, con i miei atteggiamenti e comportamenti certamente evitabili.
    In poche parole ho cercato di punire le carenze della mia compagna nei miei confronti, usando l’unica arma a mio favore in quei momenti, visto che con il dialogo non ero riuscito ad ottenere nulla, ossia ignorandola fisicamente; non riuscivo più a sopportare di essere passato in secondo piano agli occhi della mia compagna a causa di fattori esterni quali il suo passaggio di grado in ambito lavorativo con conseguente cambio sede di lavoro a un ora da casa (sveglie alle sei del mattino, cene saltate e quant’altro) e l’ingerenza della sua famiglia di origine, che alla morte del padre avvenuta un’anno e mezzo fa ha affidato alla mia lei il ruolo di nuovo capofamiglia, ruolo al quale lei non si è potuta sottrarre; famiglia un po difficile con mamma chioccia e incapace di quasi tutto e fratello e sorella separati entrambi con figli a carico e senza un lavoro fisso in casa di mamma chioccia; per cui ti lascio immaginare che inferno.
    Ho messo avanti le mie esigenze a tutto il resto, non riuscendo ad essere lucido e capire che forse sarei dovuto diventare una spalla per la mia lei su cui contare e non un altro problema per lei; fatto sta che la frittata è fatta, e adesso sono qui a rimuginare nella solitudine della mia (ex nostra) casa dove ogni angolo mi parla di lei, e senza nessuna speranza di un ritorno in quanto il distacco è stato verbalmente violento…..dopo tre settimane da separati in casa la ho praticamente messa alla porta, perchè venuto a sapere che nei giorni precedenti era in giro per immobiliari a cercarsi una nuova sistemazione, senza avermene fatto parola alcuna. E ora? Da dove si rinizia a 49 anni? come si affronta la vita da single alla nostra età? dove si trova la forza e la voglia di rimettersi in gioco e di rinnamorarsi? sono passati solo 15 giorni ma a me è sembrata una vita, in bocca al lupo a noi

    • Vedi che le dinamiche precotte ci sono ? Età anagrafica , famiglia ” importante” alle spalle , ruolo decisionale che compromette la naturalezza e spontaneità nei rapporti a due. Posso andare avanti ancora.
      Però vorrei dirti due cose:
      1. Non andare a cercare responsabilità sotto il tappeto: a meno che siano pestati sotto i piedi il rispetto e la considerazione della partner , c’è sempre una via d’intesa,un compromesso. I silenzi, l’indifferenza tout-court non li giustifico mai poichè quello è risentimento ed il risentimento non è altro che una montagna di orgoglio ed ego ( ” Adesso gli/le faccio vedere di che pasta sono fatto “- ” Non mi faccio più sentire perchè se lo merita” ). Per carità , ci sta anche – per un po’ – poi però TUTTI , ma proprio tutti , almeno quelli dotati di cervello , sappiamo se stiamo agendo per risentimento e quando lo riconosciamo , le armi cadono a terra. Sistematicamente ed inesorabilmente. Quindi il mio consiglio – perchè ci sto passando attraverso come te – è quello di non colpevolizzarti oltre le tue effettive mancanze.
      2. “da dove si rinizia a 49 anni” ? Daccapo , amico mio. L’alternativa sarebbe quella di affossarsi ed affossare l’istinto primario dell’essere umano che è il bisogno di dare e ricevere amore , in tutte le sue sfaccettature. Te l’immagini ? Casa-lavoro-spesa-uscta con gli amici e poi ? Il cuore nel freezer ?
      No , si va avanti compatibilmente con i tempi di recupero. Tra i 38 e 46 anni ho vissuto di avventurette in cui il fine era puro divertimento reciproco tra adulti consenzienti. Quando ho conosciuto lei pensavo fosse una cosa simile ma dopo un paio di mesi mi sono ritrovato ad avere dispiacere ogni volta che usciva da casa mia. Ed è iniziato uno scambio di cose che non pensavo sarebbe avvenuto di nuovo. Dire che non riesco ad uscirne è un eufemismo,ma so altrettanto bene che questo prima o poi avverrà . Ho una massima che ho coniato e fatto mia ” se da solo sto bene , in due dev’essere necessariamente meglio” . E così sarà.
      Coraggio Flavio , datti ( diamoci ) tempo.

  2. Grazie a tutti per i commenti e l’aver condiviso le proprie esperienze. La situazione è quanto di più duro mi sono trovato ad affrontare negli ultimi 15 anni , emotivamente. Uno pensa che ( altro luogo comune ) con gli anni certi sentimenti o perlomeno le reazioni cambino . Balle. Ero così a 30 e sono così oggi. Dipende da con chi ti relazioni ed è capace di farti suonare un campanello interno. QUEL, campanello. Quando si è in grado di donarsi tanto, tantissimo bene , si tende a non pensare che vale anche il suo contrario. In questo caso non con la volontà di fare del male gratuito : stiamo male in due , per motivi diversi. Però è altrettanto vero che le grandi emozioni , includono tutto : l’estasi ed il vero dolore. Lo so che un giorno ne uscirò ; la volontà c’è. E penso che anche ognuno di voi un giorno ricorderà con affetto il passato condiviso con quella persona. Vero è anche che avranno sempre – almeno per quel che mi riguarda – una stanza del cuore esclusiva.
    L’importante è non fare un condominio funebre . O peggio ancora – pur inevitabile nella fase post lutto – cercare segnali di lei o lui , nella prossima storia. Il che sarebbe sì, una sconfitta.
    Un abbraccio a tutti/e.

  3. Potrei aver scritto io le parole che scrivi tu. Sicuramente pià giovane di te, ma con la consapevolezza che questa donna io l’ho amata e la amo tutt’ora e chiunque verrà dopo di lei non riuscirà ad entrare nel cuore con tanta naturalezza come ha fatto lei. E’ vero, oggi mancano i valori e tra questi annovero il fatto che possa essere normale accorgersi che la persona che amavamo ora non suscita in noi lo stesso batticuore, è normale conoscere un altro ragazzo che possa darci emozioni differenti e più forti… quello che io considero mancanza di valore è la mancanza di comunicazione, il parlarsi chiaro senza nascondersi in un “sei sempre il mio primo pensiero, sei nel mio cuore” e vedere che poi il tempo a disposizione lo passi con un altro. Io posso dire veramente di avere amato, e ne ho preso coscienza nel momento in cui, vedendola confusa, ho fatto di tutto per lasciarla andare, per dirle che certi dubbi nascono dalla consapevolezza che quei sentimenti che ci hanno fatto stare insieme sono scemati. In bocca al lupo, ho visto amici ed amiche sul baratro della disperazione, incontrare poi persone che hanno riportato gioia e serenità; auguro anche a te la stessa situazione, così come la auguro a me.

  4. Ciao Manuel
    non sai quanto ti capisca. Io sono in via di separazione in un matrimonio dove la mia rivale è stata la suocera e la famiglia d’origine. Adesso, da diversi mesi sto soffrendo per amore. Amo un uomo che mi da le briciole della sua vita ed in certi attimi sono un tesoro immenso. Mi fa sentire una regina e dopo poco mi allontana e mi tratta con freddezza ed io resto lì ad aspettarlo. Amo tutto di lui, non è bello, alle volte è noioso eppure c’è sintonia. E’ la mia anima gemella e quando si accorge di questo lui per paura si allontana e non siamo ragazzini, anche noi abbiamo cinquantanni. Siamo amici, non mi ha mai detto ti amo ma mi cerca sempre. E’ orribile soffrire per amore così alla nostra età.

    • Come fai a chiamarlo amore? Forse è sintonia e basta… Mi spiace ferirti, ma io mi metterei l’anima in pace. Mi sembra un comportamento manipolatorio da parte sua (se sa che lui ti piace). Magari lui prova affetto, ma anche da come scrivi non mi sembri innamorata. Piuttosto, avvinghiata a un ideale. Quest’uomo briciola non c’è mai. Ti cerca, via messaggio? È facile mantenere un rapporto via mail e messaggi. Se però ci convivi lui scappa… Sarà un suo messaggio inconscio, ma qualcosa non va… A cosa ti serve? A mantenere in vita te mentre il matrimonio crolla? Forse sì, forse davvero ti conviene restare aggrappata a queste briciole, se guardati dentro e affrontare le tue paure ti dà troppa ansia… Non lo so, ipotizzo.

    • Cara Effelu, ti capisco benissimo. Le cause della fine fine della mia relazione sono state esattamente le stesse : la paura di riconoscere che si ha bisogno dell’altro. In molte persone viene vissuta SOLAMENTE come una perdita del controllo (cosa che in effetti c’è, quando affidi una parte emotiva di te al partner) e sono persone che hanno impostato la propria vita proprio a questo controllo. In genere c’è un background fatto di fragilità alla esposizione / accettazione di ciò che si è – sono convinto che quest’uomo ha in sè un nucleo di burro , nei momenti in cui sa dare – ed estrema paura di mostrare questa facciata , in un mondo che è solo pronto a fotterti alla prima debolezza, come costoro ritengono. Certo hanno una parte di ragione , sta a noi riuscire a far comprendere loro che ” siamo diversi”.
      Suona un po’ ipocrita scritto così ma è la verità. Il fatto che ti cerchi , lo dimostra. Quando arriva il voltafaccia è la manifestazione di quella paura , gli suona un campanello interno che dice ” Amico , è lei ” . Da qui , la fuga , le reazioni fredde e distaccate.
      Non ho ricette pronte , quello che posso consigliarti è di dare innanzitutto una priorità alle cose o rischi di rimanere stritolata emotivamente in mezzo. Concludi la fase di separazione il più serenamente possibile , già ci sarà del dolore. Mr. Burro Freddo vedrà innanzitutto una donna che non gli pende dalle labbra e da uomo ti dico che quando questo avviene , non fa altro che aumentare la voglia di vedersi. Per la sua paura , accoglila . non criticarla mai davanti a lui poichè dei due quello che è messo male , non sei tu. Fa che senta quello che Ada Merini chiamava “la presenza nell’assenza”. Se non è un immaturo, il senso di mancanza da te gli arriverà e farà carta straccia della paura. La paura viene messa nel cestino quando il desiderio prende forma e quando vuoi avere vicino quella persona – e solo quella – non c’è nulla che desideri di più.
      L’età è un dettaglio perchè il mondo delle relazioni è cambiato sotto il nostro naso , i rapporti saranno sempre in evoluzione ed anche tra 200 anni ci sarà un cuore che soffre per amore , com’è sempre stato.
      Un abbraccio.

      • Caro Manuel,
        hai colto nel segno, io lo amo disperatamente ed ho deciso di lasciargli i suoi tempi ed i suoi modi, non sono più pressante, resto da parte. Lui mi cerca come al solito, anzi adesso mi manda messaggi anche alla sera, cosa che prima evitava. Ho deciso di prendere quello che mi da senza chiedere, un passo alla volta vorrei fargli vincere la paura. Non sono d’accordo con Daniela, non vedo perchè lui altrimenti mi cercherebbe sempre. Manuel correggimi, da uomo, dimmi: un uomo se non ha piacere di cercare una persona lo fa lo stesso? Io proprio non lo penso e non credo di illudermi. Nessuno specie al giorno d’oggi fa qualcosa se non lo sente davvero. Hai ragione, un passo alla volta, spero di conquistarmi la serenità. Un abbraccio

      • No. Se non ha piacere , in genere non cerca. Sarebbe paradossale , ma è anche vero che siamo delle strane creature – tutti gli esseri umani – per cui penso che la risposta sia solo tra cuore e cervello della persona di cui parli. Un abbraccio.

  5. Che ti devo dire , Manuel; benvenuto nel club. Ho sempre pensato che quando si indulge e s’apprezzano i difetti più dei pregi di chi ci sta accanto, si sia vicini al tanto decantato “amore”. Che la tua lei fosse unica non ci piove, che fosse il meglio è una affermazione non verificabile, se può esserti di qualche consolazione; a ‘sto punto la scelta di rimettere o meno il cuore nel frezeer è soltanto tua, ciò che posso dirti, e che sai meglio di me, è che di esseri interessanti benché vaginomuniti ne è pieno il mondo; d’altro canto comprendo che alla soglia dei cinquanta uno si possa anche essere rotto un po’ i coglioni, me li sono spaccati io appena dopo i trenta, figurati un po’. Qualunque cosa deciderai in ambito sentimentale, cerca di goderti al meglio i secondi cinquanta in qualsiasi altro.
    All the best

  6. Ciao Manuel, non la penso come te, non esiste un solo amore. E’ ovvio, ci sentiamo a pezzi quando perdiamo una persona amata, ma la vita è una continua sorpresa.
    Sei divorziato, probabilmente se parli così è perché ti sarai lasciato quando l’amore tra di voi era finito, ma se fosse successo nei primi tempi avresti avuto le stesse riflessioni.
    Esistono più amori, ma dobbiamo aprire il nostro cuore ed abbandonare le paure.
    Questo è il mio punto di vista….

  7. Le ultime righe mi hanno fatto venire i brividi per quanto vere sono.
    Un abbraccio
    Andrea

  8. Caro Manuel,
    io sono molto più giovane di te, ma rivedo tanto nella tua storia, di quello che ho passato io…ed è vero che l’amore lo si incontra una volta sola…io l’ho lasciato per motivi simili a quelli per cui sei stato lasciato tu,(depressione, delusione nel diventare grandi,problemi vari ed eventuali tra cui il cambiamento nei sentimenti)e adesso, dopo sette mesi, sto cercando di riprendere in mano la mia vita anche se soffro in un modo lancinante, a volte mi manca l’aria, ogni giorno sempre di più,consapevole di essere la causa del mio dolore…riesco ad avere dei momenti di leggerezza, di piacere, cerco di andare avanti, di godermi la vita, ma poi il pensiero torna a lui…perchè lui è speciale…ma non oso contattarlo.
    All’inizio ero sollevata che fosse finita, stavo male e da sola sono riuscita a stare meglio…ci siamo definitivamente lasciati alla fine dell’estate con un abbraccio lunghissimo e le lacrime agli occhi, per me è stata la cosa più assurda ,terribile e dolorosa mai fatta, ma l’ho lasciato andare via perchè non ero sicura, perchè la situazione era ed è un casino… per rispetto dell’amore che c’era stato,per il dolore che gli avevo già causato, non potevo dirgli di si non essendo sicura di niente.
    Ma credimi, se è stata male ed è una cosa reversibile(abbiamo tutti momenti di crisi, poi ci sono i problemi mentali che sono un’altra cosa…) dalle del tempo e se te la senti fatti avanti..magari lei sarà orgogliosa come me, e se crede nella coerenza, come ci credo io, non si farà avanti perchè è consapevole di aver fatto una cazzata ed di averti fatto soffrire.
    ti ho parlato di me perchè magari potevi vedere una situazione simile da un altro punto di vista.
    Non mollare, stalle vicino da lontano solo se ne hai la forza, dalle tempo di rifiorire…e riprovaci…
    non so se ti sono stata utile, ma sappi che ti sono solidale.
    Un abbraccio forte
    C.

    • La coerenza??
      Cioè tu sai di aver fatto una cazzata nel lasciarlo ma per “coerenza” non lo contatti e preferisci vivere nel dolore?

      Sei una masochista ragazza mia! E comunque da questo tuo ragionamento si capisce perfettamente che non ha imparato nulla dalla tua vicenda. Se avessi imparato qualcosa lo contatteresti e metteresti l’orgoglio da parte. Invece non lo contatti solo in nome dell’orgoglio?
      Contenta tu…

      Per me dovresti cacciare fuori le palle ora come quando l’hai lasciato e dirgli che sei stata una cretina a lasciarlo. Non so se ti riprenderebbe ma forse apprezzerebbe la tua umiltà.
      Umiltà e orgoglio sono concetti che fanno a cazzotti tra loro. Più sei orgogliosa e più il tuo ex ti penserà come una poveraccia.

      Ma questo è un ennesimo esempio della solita mancanza di valori e di educazione sentimentale che caratterizza la nostra epoca.

      • Che poi coerenza un cazzo, visto che a noi dici che lo ami ancora ma a lui non lo dici.
        Sì, coerenza con la scelta stupida che facesti, certo. Ma una scelta stupida evidentemente resta.

      • J.J Bad,
        come prima cosa, calmati, perchè non so se lo sai, ma le cose possono essere dette con in un sacco di modi e tu, chissà perchè, con le donne specialmente, diventi molto aggressivo e io non ho voglia di iniziare inutili litigate dietro una tastiera.
        Detto questo, coerenza perchè non si può stare con una persona e odiare la sua famiglia, coerenza perchè non si può illudere una persona che sai che ti ama e che tu non sei sicura di poter amare e di poterci essere.
        L’amore non è fatto solo di cazzate o di bellissime frasi o gesti eclatanti, ma delle rotture di tutti i giorni, delle persone che siamo, e io sono coerente con le mie scelte perchè tutto il contesto in cui stavamo vivendo mi stava letteralmente facendo uscire di testa.
        Per orgoglio sai che avrei fatto? me lo sarei ripreso, gli avrei fatto mandare a quel paese tutta la gente che mi dava fastidio(famiglia a parte, quella è più difficile)della puttana, che come te mi ha giudicato e basta.. avremmo continuato un altro po, ma certe cose non cambiano mai, e credimi, in otto anni di storia come l’ho avuta io di educazione sentimentale ne so più di te.
        Certo mi manca, ma non l’ho lasciato per un capriccio e per tanto non ci potevo tornare solo per un capriccio.
        Umiltà è ammettere di avere delle debolezze e dei limiti. Se vuoi continuare a fare sproloqui accomodati direttamente nel mio post, perchè qui si sta parlando di un altra persona e tu sei veramente pesante.
        Ciao e salvarì-
        C.

      • Io sarò anche pesante secondo te…ma tu devi imparare a prenderti la responsabilità di ciò che sostieni cara mia.

        Sei tu che hai fatto certe dichiarazioni, non me le sono inventate io.
        Poi non mi interessa giudicare la tua vita o la tua persona, non è questo il punto. Il punto è che se tu stessa sostieni che lo rivorresti ma non lo fai per coerenza con la tua scelta….e allora posso confermarti che stai dicendo una cazzata.
        Se poi preferisci avere questo rimpianto per tutta la vita “per coerenza” sono cavoli tuoi, ma non farci credere che qualcuno ti ha imposto questa scelta dato che è una scelta tua.
        Poi sei tu che ti sei esposta qua, di conseguenza devi considerare anche la possibilità che possano arrivarti delle risposte che non ti piacciono. Mi dispiace ma tant’è.

      • Inoltre la presunzione della frase “in otto anni di storia come l’ho avuta io di educazione sentimentale ne so più di te.” lascia il tempo che trova dato che io ho avuto una relazione altrettanto lunga.
        Poi come tu possa avere la certezza di “saperne più di me” lo sa solo iddio. Non stai sicuramente facendo una bella figura comunque.

Rispondi a Manuel Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.