Un labirinto senza uscita

Ciao a tutti, mi ritrovo a scrivere su questo forum probabilmente per disperazione, ma ho letto molte storie pubblicate qui ed ho trovato conforto inaspettato nello spirito di condivisione e nella capacità di ascolto di tanti di voi, provo quindi a condividere la mia di storia, anche – e lo ammetto – per la sola volontà di condividerla con “perfetti sconosciuti” esterni dalla mia “dimensione”.

Ho 25 anni, trasferito da quasi un annetto in una nuova città per lavoro, da 5 fidanzato con una ragazza mia conterranea anche lei fuori per motivi di studio (premetto viviamo a poca distanza da quando mi sono trasferito ma per puro caso lavorativo). Da 1 mese, ci siamo lasciati (ma forse sarebbe più corretto dire mi ha lasciato), stavolta definitivamente, anche perché è la terza volta che succede dopo due allontanamenti, superati in nome di un filo conduttore invisibile, che diceva e pensavo esistesse veramente, e che ci portava anche con giri incredibili a tornare insieme. Stavolta è stata l’incompatibilità di caratteri a farci lasciare, ingenuo io, poco uomo per lei, che ha bisogno evidentemente e giustamente di qualcuno più deciso e più sicuro di sé per il resto dei suoi giorni.

Sostanzialmente ho accettato questo, ho magari vedute diverse su l'”essere ingenuo” (nella mia vita con umiltà ho raggiunto tutti gli obiettivi che mi ero prefissato, spinto che ci creda o no lei, dal fatto che tutto quello che facessi lo facevo per 2, per noi, per il nostro futuro); ho anche iniziato a riflettere su determinati comportamenti che avevo con lei, chiamiamoli di “sottomissione” involontaria (banalmente dalla scelta dell’abbigliamento, non come lo  desiderassi io ma guidato da lei, al fatto che mi sentissi stretto nel parlare di argomenti e questioni interessanti per me, ma non per lei, che mi portavano ad essere “zittito” o comunque criticato); al fatto che (seppur per me non fosse un peso ma anzi tutt’altro come ho detto prima)alle volte sentivo sulle mie spalle la responsabilità di dover costruire il nostro futuro, ancor più ora che ho cominciato a lavorare dopo l’università, quando poi a volte fermandomi a riflettere, pensavo che lei nella sua vita ha potuto fare e cambiare tante volte le sue scelte, senza una direzione ben precisa, talvolta facendo cose che non le piacevano, e prendendosi tutto il tempo di cui aveva bisogno (sempre con me al suo fianco, che la supportavo sempre,  che anche quando pensavo fosse una scelta sbagliata, le dicevo che l’importante era la sua serenità e felicità, anche se questo per esempio ci avrebbe portato ad essere lontani).

Insomma, a differenza delle volte scorse, pur riconoscendo i miei errori e limiti cominciavo anche a vedere cosa era mancato dall’altra parte. Ma ora dopo 1 mese quella fase e spirito si sta affievolendo, cominciano a pesare troppo i miei errori, li penso li ripenso, le situazioni in cui avrei dovuto fare altro, di più, le rivedo ad una ad una…comincio a pensare che dopo 1 mese, avrà cominciato a sentire, vedere altri, che la faranno stare bene, che saranno uomini decisi, divertenti che le regaleranno una vita opposta rispetto a quello che le davo io… e poi ho altri mille pensieri, sono solo in questa città, e l’idea di non riuscire a trovare un giorno una ragazza che mi ami per come sono o per lo meno che trovi in me qualcosa di interessante… questo anche perché sono un ragazzo discreto, tranquillo e timido in sostanza, e in questi anni ho acquisito un certo complesso di inferiorità nei confronti della mia ex, che spesso mi ricordava questo mio lato del carattere (la famosa ingenuità era anche questo). Questi in particolare sono giorni difficili, dove il pensiero dei miei sbagli e di lei con un altro mi dilaniano, non mi fanno vivere per certi aspetti. Sono praticamente in stand-by, mi basterebbe solo un pensiero: l’idea che, pur soffrendo tutto quello che ce da soffrire, un giorno io possa essere sereno con me stesso, con quello che ho, uscendo a fare 4 passi, ascoltando musica, qualsiasi cosa e che un giorno da qualche parte ci sia qualcuno che veda in me qualcosa di diverso da tutto il resto del “mondo”, semplicemente per quello che sono, perché comincio, anzi da un pò ho cominciato a pensare che il problema sia io, che così come sono sia lontano anni luce da cosa serva  per essere felici con qualcuno.. Scusate se vi ho ammorbato e magari certi passaggi non si capisca nulla, ma ho scritto tutto d’un fiato ed egoisticamente lo ammetto, ho anche sfogato un pò di roba che portavo dentro.. vorrei comunque ringraziarvi tutti anche semplicemente per avermi ascoltato. Grazie ancora

da: Libero

 

5 Commenti

  1. Ciao Libero,
    è normale avere questi sbalzi d’umore. D’altronde questa ragazza la ami, non è facile lasciarla andare, anche se razionalmente sai che non fa per te.
    Certe ragazze, come la tua ex, credono di aver chiaro cosa vogliono dalla vita e come deve agire il proprio ragazzo per poter essere un uomo. Credimi, queste ragazze agiscono così ma sono piene di insicurezze che poi trasmettono al proprio partner. Con il tempo ti renderai conto che meriti molto di meglio

  2. Grazie per le vostre parole…è quello che razionalmente penso anche io nei pochi momenti di lucidità in cui riesco a focalizzare bene tutto quanto…il problema in questi momenti è tener distinte la ragione, il sentimento per quello che è stato e la paura per quello che verrà o potrebbe non arrivare più..finisco spesso col fare un gran casino. capisco anche però, che quello che avete detto, è il primo step da affrontare obbligatorimaente…Grazie ancora per avermi ascoltato

  3. La conclusione è che non siete fatti l’uno per l’altro. Lei vuole uno più forte e tu una che ti apprezzi per quello che sei.
    Siete incompatibili, ma credimi, lo capirai quando vivrai il tuo prossimo amore

  4. Mi riconosco in te, in quel senso di debolezza che avverti. L’ho vissuto con una mia ex, ci tenevo molto a lei ed ero davvero innamorato. C’era qualcosa di strano però nella mia relazione, mi sentivo un debole rispetto a lei. Lei era decisa, sapeva quello che voleva e soprattutto era sicura di quello che voleva da me.
    Mi diceva come comportarmi, come sarebbe stato una volta spostati, il senso di responsabilità che una relazione richiede.
    Mi faceva sentire spesso inappropriato e inferiore. Lei sapeva come funzionava una coppia, quello che l’uomo doveva fare e dire. Mi ha lasciato e dopo un mese aveva un altro, anche se ho scoperto dopo che l’altro c’era già prima, quando stava con me. Ho sofferto da cani, pensando che in fondo se era finita era solo colpa mia e che l’altro era sicuramente superiore a me in termini di decisione e sicurezza.
    Sono passati 6 anni da allora, adesso convivo con una donna splendida, che mi fa sentire bene e non avverto nessuna sensazione sgradevole che sentivo quando stavo con lei.
    Lei nel frattempo ha avuto un marito, un figlio, un divorzio, una convivenza andata male e pensa…è tornata pure a cercarmi.
    Stai tranquillo, troverai anche tu una ragazza che ti amerà per quello che sei, lei lasciala che si trovi il suo ragazzo perfetto…quello che non sei tu per lei.

  5. Credo che hai fatto una bella analisi delle ragioni della rottura ma proprio da queste emerge un aspetto importante. Questa ragazza non faceva per te, addirittura intaccava la tua autostima ma queste relazioni “sbagliate” ci servono per crescere.
    La tua autoanalisi non è altro che una crescita interna, la consapevolezza che vali di più, che non puoi limitarti per nessuna, che sei come sei….e sei perfetto, malgrado quello che pensi di te.
    Fanne tesoro di questa relazione, comprendi i tuoi errori e vai avanti sicuro, perché non può che migliorare alla grande la tua vita!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.