Un dolore atroce e viscerale

Ciao a tutti,

la mia storia ed il mio dolore sono simili ai vostri, speravo leggendo le vostre esperienze di trovare un pò di conforto, ma sapere che tutti siamo condannati a tale sofferenza, e che essa è intrinseca alla condizione umana mi spaventa ancora di più.
La mia storia iniziò 10 anni fa, all’epoca io avevo 17 anni e lui 20. Fin da subito fu una relazione intensa e passionale, fatta di condivisione e reciprocità, anche se entrambi pretendevamo molto l’uno dall’altra.
In questi 10 anni abbiamo affrontato insieme momenti terribili, segnati dal lutto e da perdite significative. Ma ce l’abbiamo fatta.
Nell’ultimo anno e mezzo abbiamo affrontato un grave momento di crisi, dovuto a litigi frequenti.Lui era sempre nervoso, ed io diventavo sempre più ansiosa. Abbiamo iniziato ad allontanarci, e con mio grande dolore non riuscivo a crearmi uno spazio per poterlo comprendere. Più cercavo di trovare una via per comunicare con lui, più si sentiva esasperato.
Quattro mesi fa mi ha lasciato, sostenendo che così non poteva andare avanti. Io ho sofferto, ho cercato di recuperare il rapporto uscendo qualche volta con lui e facendomi sentire vicina. Sempre con la speranza e forte dello stesso amore che mi animava da 10 anni.
Finchè lui decide di uccidere ogni speranza. Mi ha fatto chiaramente capire che non ne vuole sapere di me, e che sente un’altra.
Ed ora piango e non riesco a trovare spiegazione, io che ho sempre creduto nella forza del mio amore e del suo mi trovo spiazzata e vuota. Che senso ha tutto ciò che ho fatto finora?
Non vedo futuro perchè nella mia mente il mio futuro è sempre stato con lui. Non riesco neanche a concepire il pensiero di una vita senza di lui, mi si torcono le viscere nel petto.

da: Sonia

11 Commenti

  1. Cara Ilaria,

    purtroppo anche se tuo marito non ha sicuramente la patologia del mio (che comunque io presuppongo, non è quindi certo), io ho paura che in questo momento non si accorga di nulla. Le persone che hanno questa reazione, che vedono nella persona che le ama il “nemico” attraversano una fase di profondo egoismo, a quel che ho visto. Perciò in questo momento poiché stanno male, hanno in mente solo se stessi. L’idea quindi che apprezzi quel che si fa o non si fa, per me è quindi mera utopia.
    Secondo me devi aspettare e vedere che succede, avere quindi molta ma molta pazienza.
    Come ben dici i tuoi non devono tormentarlo né chiamarlo perché è un momento delicato in cui qualsiasi cosa può ritorcersi verso di te.
    In ogni caso capisco come ti senti: sei come un pugile su un ring che ha preso talmente tante botte da non riuscire più a tenere la guardia e a non schivare i colpi che si sommano agli altri, senza ormai sentirli più. Questo non è “non reagire” è stare male, e avere bisogno che qualcuno suoni il gong per tornare all’angolo e riprendersi quel tanto da poter ricominciare a lottare per la prossima ripresa.
    Non sei illusa. Se per te lui conta, lotta per lui. Almeno non potrai dire di non aver tentato. In bocca al lupo.

  2. Cara Daniela,

    Hai detto proprio bene vedere nella persona che lo ama come un ” nemico”!
    Sai cosa mi scombussola pure? Non riuscire a capire se apprezza sotto sotto quello che si fa o non si fa!
    Ammetto che il mio “non reagire” possa sembrare che non mi importi nulla, ma in questo periodo tante ferite sto ricevendo che forse una in più ora non mi scalfisce, si aggiunge al dolore che già sto vivendo.
    Ora dovrò almeno dire ai miei che con lui sono in crisi, o cmq lui in questo momento è in un periodo no.
    Specificando tra l’altro di non provarlo a contattare, perché altrimenti so già che lui chiudere be ogni rapporto con me… e questo non mi gioverebbe visto che ancora sono intenzionata a riconquistarlo .
    Sarò un’illusa, ma non voglio avere rimossi un giorno.

  3. Vi ringrazio molto per le risposte, A volte fa bene condividere il proprio dolore.
    Quello che non riesco a comprendere è come facciano le persone, con cui hai condiviso tutto , a calpestare come se nulla fosse sentimenti e sogni di coloro che sostenevano d’amare?
    Alcuni soffrono ed altri riescono con facilità a superare una fetta così significativa della propria vita.
    Io ora cerco di vivere alla giornata. Ma sono sempre accompagnata da un grande senso di vuoto. I ricordi che prima amavo ora diventano dolorosi, affollano la mia mente e sono pugni nello stomaco.
    I miei pensieri sono ossessivi accompagnati dalla paura di non farcela.
    Sonia

  4. Cara Daniela,

    Ti ringrazio per le tue parole.
    Sono convinta di lasciarlo fare, perché so che insistendo lo potrei perdere definitivamente.
    Il fatto è che non so io fino a quanto potrò resistere. So di amarlo ancora, anche se sta facendo di tutto per ferirmi.
    Vorrei tanto che chiedesse aiuto, non necessariamente a me, ma almeno ai suoi fratelli o ad un psicologo.
    Ho provato a proporgli questa ultima soluzione, ma ha risposto in modo convinto che non credo in questo aiuto.
    Io da una psicologa sono andata, ne sentivo la necessità, naturalmente lei mi ha detto quello che può aver intuito dal mio parlare, secondo lei potrebbe essere depresso, perché non riesce a organizzarsi come si era prospettato ed io potrei essere il bersaglio giusto perché mi vede come colei che lo ha costretto ad indagare meglio la causa dei suoi dolori alla spalla e costringendolo ad operarsi.
    Rivivendo su di lui tutte le volte che il padre si è operato.
    Mi sono confrontata con uno dei suoi fratelli, e pure lui non capisce il suo modo di comportarsi, dandomi tutto il suo appoggio.
    Sicuramente, cara Daniela, mai avrei pensato di trovarmi in questo baratro.

    • Cara Ilaria, io ti capisco moltissimo. Anche io mai e poi mai avrei pensato di trovarmi separata dopo 30 anni di matrimonio (che almeno per i primi 20 anni è stato felicissimo). Certo il mio non è un caso paragonabile al tuo e proprio per questo il tuo potrebbe risolversi bene, non come è successo a me. Cioè nel mio caso sono io che alla fine l’ho mandato via di casa e certo non lo vorrei mai più in vita mia. Perché lui non è più l’uomo di cui ero innamorata e con cui sono stata tanto felice. Nel mio caso credo che mio marito sia stato un bipolare latente la cui malattia si è manifestata alla morte di sua madre. La diagnosi l’ho fatta un po’ io, quindi niente di certo, ma anche in base al fatto che un fratello è un bipolare grave e una sorella depressa cronica. Mai avrei immaginato che da persona savia, tranquilla, dolce, fedele, spiritosa e profondamente affidabile potesse scaturire una personalità narcisistica, dilapidatrice di denaro e infedele. Ma questo è diventato e io non lo riconosco più. In più mi dà la colpa di qualsiasi cosa gli sia accaduta, persino della morte di sua madre avvenuta ormai 10 anni fa, ma per lui come fosse successa ieri. Non so perché alla fine certe persone si accaniscano di più verso la persona più vicina, quella che le ama, vedendo in loro “il nemico”.
      Comprendo quindi molto la tua apprensione, la tua paura di non farcela, l’essere andata da una psicologa. IL guaio è che spesso le persone che hanno più problemi di noi non ci vanno e non chiedono mai aiuto.
      In ogni caso io spero tanto che il tuo capisca, che si ravvedi. Fatti forza e tieni duro e fatti aiutare dalla dottoressa. Vedrai che piano piano uscirai dal baratro.

  5. cara Sonia,
    non posso fare a meno di risponderti. Ti capisco benissimo, è successo a me la stessa cosa, quando la prima storia seria, iniziata a 18 anni è finita perché dopo molti anni assieme lei ha deciso di lasciarmi e dopo poco tempo ho scoperto che si vedeva con un mio operaio molto più grande di lei.
    Non sto qui a descriverti i pianti, i dolori forti di stomaco, la nausea quasi forzata che avevo ogni giorno.
    Posso solo dirti che il dolore piano piano si attenuerà da solo, devi solo cercare di farti forza e non chiuderti in te stessa. Cerca di uscire, divertiti con gli amici, cerca un hobby costruttivo (tipo palestra etc etc).
    Non lasciarti andare, altrimenti sarà solo peggio.
    Ti sono vicino, ti capisco, ti abbraccio forte

  6. Ciao Sonia,

    Non pensavo si potesse stare così male!
    Avevo notato un cambiamento in lui, ma lo giustificato perché nell’ultimo periodo tra la sua operazione, il suo lavoro e il padre che sta male, credevo fosse stanco e oppresso, quindi ho cercato di stargli vicino.
    Invece……
    Gli chiedo che come posso aiutarlo, siamo una famiglia quasi 10 anni insieme ed una splendida figlia.
    Mi dice che mi vede solo come la madre di sua figlia, che non mi ama e che è stufo… stufo della sua vita con me, perché a suo modo non mi interessa della nostra casa e famiglia!
    Sono rimasta senza fiato! Posso ammettere di avere delle colpe, ma lui?
    Cerco di avere con lui un rapporto civile, cerco di capire, gli ho proposto di andare da un psicologo, no secco!
    Mi dice che mi ha tradito, poi con una persona che conosco, la contattato e lei, tra l’altro ha passato questo momento da poco con il marito, quindi sa come mi sento, conferma che si sono visti e che c’è stato solo un bacio…. non so a chi credere…..
    Mi dice, dopo quasi 10 anni, forse non sono fatto per una famiglia, vuole dimostrare a se stesso che è così, quindi vorrebbe andare via da casa per un mese!
    Non so più che fare!
    Io lo amo ancora, voglio riconquistare, ma ogni cosa che faccio o non faccio a lui scivola!
    Poi c’è chi mi dice che lui ha un’altra sicuramente, un’amica mi ha letti le carte, le quali dicono che si frequenta con una legata al lavoro più grande!
    Mi sembra di stare in un vortice! Da un lato cercare di star bene per mia figlia, dall’altro voler restare a casa chiusa nel mio dolore!
    Cara Sonia, perché ti ho scritto? Non lo so!
    Ma comprendo il tuo star male!

    • Cara Ilaria, mi viene da risponderti perché in qualche maniera, ma non troppo simile alla tua, mi sono trovata nella tua stessa situazione. Posso solo dire che forse a fronte della sua operazione, del lavoro e del padre che sta male (potrebbe morire, è una malattia di quelle forse terminali) tuo marito ha cominciato a reagire in maniera molto egoistica. Quindi mettendo davanti alla famiglia (tu e la figlia) le sue priorità e la sua vita. Come se tu e la bambina non foste parte di lui e reagendo cercando di prendere tutto ciò che prendibile e godibile nella vita.
      Forse anche mio marito ha reagito così. Il tuo sicuro ha un’altra, non bisogna andare a chiedere a cartomanti per saperlo. E’ chiaro che in una situazione del genere, davanti a un nuovo amore, lui si senta di nuovo giovane e pronto a ricominciare “una nuova vita”.
      In questa fase io credo che potresti anche fare i salti mortali ma non ti si filerà per niente.
      Ti capisco ci sono passata pure io e comprendo il tuo dolore. Certo è che in questa fase ti conviene non ostacolarlo per non ottenere l’effetto contrario: cioè il rifiuto totale.
      Non so che dirti perché in alcuni casi si potrebbe ravvedere se con quella tipa va male e quindi ritornare con la coda fra le gambe. Ma potrebbe star bene e non ritornare affatto.
      Bisogna anche considerare un fatto: tu se con questa andasse male te lo riprenderesti? Perché ora stai soffrendo, ma dopo? Quando avrai smaltito un po’ questo dolore forse dentro di te troverai solo il rancore per un uomo cui hai dato tutto e che in un lampo ha mandato all’aria un grande amore e una famiglia.
      Scusa se ti ho prospettato le varie possibilità ma sono sempre realista in questi casi. In ogni caso cerca di reagire e non tenerti tutto dentro. Circondati da amiche e sfogati con loro, perché tua figlia l’hai in casa tu e vederti distrutta non fa bene nemmeno a lei.

      • Cara Daniela, suo padre ha subito un ennesimo delicato intervento al cuore, purtroppo lui ha iniziato a stare male quando il mio compagno era poco più che un adolescente.
        Non so cosa rispondere alla tua domanda se fosse lo riprenderò.
        Per ora so dirti che ancora lo amo ed il mio intento è quello di riconquistare il suo cuore. Non è facile ma voglio tentare perché non vorrei pentirmene un domani.
        Ha un’altra forse non lo so.. ma quante coppie ci riprovano? Tante forse poi si lasciano ma altrettante continuano la vita insieme.
        Sono stupida? Può essere!
        Mi sto illudendo? Anche questo può essere.
        Sicuramente resterà parte della mia vita, essendo il padre di mia figlia.
        Cara Daniela, ora la vedo così, mi sbaglierò … può darsi.
        Per ora sto cercando di convivere con il dolore che provo!

      • Cara Ilaria, la domanda era ipotetica e davvero non voleva metterti in difficoltà. Né volevo essere deleteria con quel che ho detto. E’ chiaro che sei molto innamorata e che la sua decisione di quattro mesi fa ti ha completamente abbattuta.
        Il consiglio che posso darti è di fargli capire che lo ami tantissimo ma che rispetti la sua decisione di lasciarlo andare. Perché vedi ostacolarlo o insistere troppo, significherebbe metterselo contro e questo è proprio quello che non vuoi. Sono d’accordo con te, molte coppie ci riprovano e magari dopo essersi rimesse in discussione stanno meglio di prima, ma non è facile e devono volerlo tutte e due. Spero che tuo marito dopo questo momento di sbandamento, capisca il vero valore di ciò che sta lasciando e che ci ripensi. Ti auguro ogni bene.

    • Scusa la frese seguente era una domanda.
      (potrebbe morire, è una malattia di quelle forse terminali?)

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