Tradito e a pezzi

Ciao a tutti ho 23 anni e avevo una storia da oltre 8 anni… eh si primo amore fin da ragazzino. primo bacio, prima volta e un infinità di prime esperienze meravigliose. lei conosciuta a scuola come la ragazza timidina e posata che non avrebbe fatto del male a una mosca e io il classico ragazzetto spavaldo che faceva casino.
Siamo cresciuti assieme e con noi le sue sorelle. l’ho da subito ricoperta di regali e attenzioni, ogni suo desiderio era un’ordine per me. Ero ossessionato da questa ragazza, volevo darle il mondo.
2 anni fa o poco meno mi accorgo di guardare con occhi diversi sua sorella, non so da dove mi fosse uscita una cosa simile ma dovevo dirglielo, dovevo essere sincero a tutti i costi perchè le volevo bene e meritava la mia sincerità. non ci avrei mai e poi mai provato, non le avrei mai torto un capello però la sincerità mi sembrava l’unica cosa da fare.
Inutile dire che non mi sono fatto capire… in quel periodo persi anche il lavoro e caddi in depressione, mi allontanai da tutti, tranne che da lei. dalla mia ragazza che amavo e veneravo. per evadere mi ero anche rifugiato nei giochi online e per un estate non sono riuscito a staccarmi dal pc. ma intanto lei mi sosteneva, era li per me e mi fece uscire dalla depressione. per questo forse l’amerò sempre… intanto non avevo più contatti con le sorelle, avevo paura di confrontarmi per sapere davvero quale fosse il loro giudizio, paura che pensassero che sono una persona diversa da quella che sono.
e la mia ex essendo molto attaccata alla famiglia ci soffriva. non avevo più amici ne contatti con l’esterno fino ad ora ho vissuto solo per lei.
Così mi spronò a tornare a scuola per prendere il diploma e lo sto facendo. e anche io la spronai a prendere il suo che doveva fare solo la 5a. sarebbe stata dura per lei con scuola e lavoro ma sapevo che ce l’avrebbe fatta. da quando a cominciato la scuola è sempre diventata più distaccata, pensavo fosse la stanchezza, la monotonia di scuola-lavoro lavoro-scuola poi week end.
Io intanto andavo alla mia di scuola e mi sentivo piano piano rinascere. riprendere i contatti con qualcuno, fare qualcosa di utile per me… però la notte non sapendo che fare e con chi parlare mi sono riattaccato a giocare al pc. ed è stato un problema perchè poi mi capitava di perderci tempo mentre lei era presente (ma con la testa altrove) e cominciavo a non capirla. si rifiutava di aprirsi al 100% con me e mi faceva davvero male questo. un paio di settimane fa mi dice che questo suo compagno di classe ballerino l’ha invitata in un locale per esibirsi.
Piccola grande parentesi, al 5o anno insieme mollò la scuola in 5a per seguire il suo sogno, insegnare danza. la aiutai con tutte le mie forze perchè vidi la passione in lei, aveva il sogno di fare un workshop a Los Angeles, le pagai quasi tutto il viaggio mentre io dovevo rimanere a casa per lavoro. mentre era li cercavo di fare il perfezionista assillandola per ogni cosa per ogni cosa preoccupandomi che la sua esperienza fosse perfetta, ovviamente ottenni la risposta contraria e mentre era li mi disse “basta ti lascio”. Mi crollò il mondo addosso ma ritornata tornò subito tra le mie braccia e mi sentii il più fortunato della terra. durante i suoi saggi ed esibizioni sono stato inizialmente sempre presente poi mi sono pian piano distaccato perchè nel voler aiutarla a progredire stavo sempre a sottolineare cosa poteva far meglio e non cosa già era bello. con gli anni poi mi è diventato veramente difficile essere presente in quei momenti e mi accorgo di essere stato un egoista… comunque nonostante non ci capisca nulla di danza e non mi piaccia ballare l’ho sempre aiutata nella parte organizzativa o comunque dove potevo rendermi utile. direi fine parentesi.
Facemmo un viaggio in Giappone l’anno scorso, ce lo meritavamo era un altro nostro sogno e io grazie a quello sono uscito completamente dalla depressione. quei momenti li ricorderò sempre, come i più felici della mia vita dove sentivo l’amore in pieno.
Poi cominciò la scuola e come ho scritto son cominciate le stranezze con le uscite con i suoi compagni, soprattutto uno che le dedicava una miriade di attenzioni e parliamoci chiaro ci provava. nonostante sapesse fosse fidanzata da tanto tempo e avevamo qualche difficoltà. ma io mi fidavo e l’ho lasciata sempre uscire con lui perchè mi fidavo ciecamente, che io ero l’unico, il primo e il solo. me l’ha ripetuto fino a 4 giorni fa e io a crederci.
Poi lunedì scorso mi chiama premuta dalle sorelle che oramai non sentivo da tempo per dirmi che andava da sola al cinema con lui… e io da scemo le ho detto vai, devi fare quello che ti senti. il giorno dopo mi chiama in lacrime dicendo che mi ama ma è confusa non sa cosa vuole, non sa CHI vuole.
solo ora capisco che forse avrei dovuto essere più geloso e più presente per dire a tutti che lei era mia e io suo ma ormai il passato è passato. i giorni scorrono e venerdì mi dice che sceglie me che ama solo me che per l’altro non c’è “trippa per gatti” sabato vedendola ancora giù e assente decido di chiamare le sorelle per riallacciare i rapporti che per di cui per troppo tempo la ho privata e mi sono privato per paura di non essere accettato per quello che sono. e ho capito di essere un idiota quando ho sentito che loro tra me e l’altro tifavano per me, nonostante tutto ancora per me. da sabato stavo per riavere e ridarle una vita familiare completa, domenica per pasqua sono stato a casa con loro a mangiare, a pasquetta sono andato con lei e i suoi genitori a mangiare in montagna. e proprio quando ero pronto a ripartire pieno di buoni propositi il giorno dopo mi chiama per chiedermi anche in modo scazzato di andare da lei che deve parlarmi. e senza versare una lacrima mi ha detto “dovresti averlo capito, tu vai avanti con la tua vita”.
Distrutto chiedo prima l’appoggio morale delle sue sorelle che non posso solo ringraziare per questo poi decido di capire in raptus di gelosia di chiamare il nuovo tipo… ma non ho il numero. prendo le pagine bianche e in base a ciò che ricordavo l’ho chiamato sul numero di casa e l’ho beccato al primo colpo! e lui sapeva, lui la voleva era felice che mi avesse mollato, ho riconosciuto il suo opportunismo.
con un lungo “ultimo” messaggio ho deciso di scriverle col cuore in mano che riconosco tutte le mie assenze, le mie scenate di orgoglio, ciò che le ho fatto mancare e sono pronto a ripartire con un altra mentalità, ma non solo ora a frittata fatta, troppo facile così. lo ero già da sabato ma non ha voluto saperne. mancava qualcosa quindi, il martedì mi ha lasciato di punto in bianco quando invece il giorno prima è stata benissimo con me e il giorno dopo è corsa dal suo nuovo bello. alla fine mi ha detto che mentiva, non mi amava più che c’era “trippa per gatti” che l’altro era già troppo importante per lei.
mi sento tradito, umiliato e sottovalutato.
Non scrivo mai nulla di me, non ho neanche Facebook o similari, ho bisogno di consigli e giudizi di voi che non mi conoscete. di confrontarmi e confortarmi con chi è in una situazione simile alla mia.
grazie

da: Rei

5 Commenti

  1. Ciao Maria, come vuoi uscirne? Stavi con uno stronzo, basta che te ne rendi conto. Ma perché certe ragazze amano soffrire con dei ragazzi che proprio non le meritano? Stai tranquilla che troverai sicuramente di meglio

  2. ciao 5 anni fa mi ha tradito per la prima volta, direi che era la prima volta che sono venuta a saperlo. Il 28 febbraio ho scoperto che il fatto che mi trovava una metastasi era perchè come ha detto lui ha trovato di meglio…. non so come uscirne

  3. caro Amico,
    voglio risponderti con quello che è successo a me, tanto tempo fa. Purtroppo, la mia teoria che dice che alla fine sono tutte uguali (brutto da dirsi) si dimostra vera:
    Preso dalla depressione o forse solo dalla nostalgia, non so, mi ritrovo ad analizzare la mia vita per capire se forse poteva essere diversa da ora.
    Finito l’istituto tecnico, mi sono innamorato di una mia compagna di classe, fortunatamente corrisposto, e ci siamo messi insieme. Fu la prima storia seria, la prima ragazza con cui ho fatto l’amore, la prima a cui ho veramente dato tutto me stesso. Dopo poco siamo andati a vivere insieme, a casa dei suoi, ma era come essere soli… Io, con un’attività in propria avviava in famiglia, le proposi di lavorare da me. Sapevo probabilmente di commettere un grosso un errore, ma a 18 anni non capivo, non ci ho pensavo, so solo che lei cercava lavoro, non riusciva, ed io solo così ho potuto aiutarla.
    Comunque gli anni sono passati, 3 per l’esattezza, oserei anche dire 3 anni felici, si pensava già al futuro, casa, famiglia, figli… etc etc. Insomma tutto quello a cui pensa una coppia felice ed innamorata.
    Ma non mi sono accorto di una cosa, forse davo tutto troppo per scontato, e non mi sono reso conto che lei non stava bene, che le mancava qualcosa, non so ancora bene che cosa, perché non le ho mai fatto mancare nulla. L’unica cosa che forse le ho fatto mancare, sono i viaggi, le vacanze trascorse insieme. Ma purtroppo ripeto, a 18 anni mi sono ritrovato addosso subito il peso di una attività in proprio, e anche se ero in famiglia, mi sono trovato sommerso nel lavoro.
    Fatto sta, che io non capivo il suo malessere, incominciavano le discussioni e anche io diventavo nervoso.
    Un sabato pomeriggio, mentre lei stava stirando ed io l’aiutavo nei lavoretti domestici, mi chiama nell’altra stanza e mi dice, testuali parole, “non voglio più stare con te”. A botta calda, forse perchè anche io ero stanco del suo comportamento, non ho ragionato, e le ho solo detto va bene. Abbiamo passato tutto il week end come se fossimo 2 estranei, a mala pena ci siamo parlati. Fino alla domenica sera, in cui si era stabilito che sarei tornato dai miei genitori. Lei con una vocina dolce, forse un po’ assonata, non ricordo bene, mi disse “se vuoi, puoi dormire qua lo stesso”. Ma io non volli, forse ero ansioso anche io di andarmene, forse mi ero impegnato troppo presto e sentivo la mancanza degli amici e di quel divertimento accantonato troppo presto. Alla fine sono tornato a casa, ma la crisi non ha tardato molto a farsi sentire. I pianti, la disperazione, lei che all’improvviso era diventata gelida, spietata, crudele.
    A questo punto, tornando ad analizzare la mia vita, mi domando: se quella sera, quando lei mi disse che voleva lasciarmi, mi fossi opposto da subito, se le avessi chiesto cosa c’era che non andava, se le avessi chiesto “ti prego, stiamo insieme, le difficoltà si superano insieme parlandone”, le cose sarebbero andate diversamente? Se quella sera, se invece di tornare dai miei, fossi rimasto lì a dormire come diceva lei, le cose forse si sarebbero sistemate? O sarebbe stato solamente un rattoppamento che prima o poi si sarebbe riaperto?
    Se le fossi stato maggiormente vicino, forse questo non sarebbe successo? E non sarebbe successo neanche quello che è accaduto pochissimo tempo dopo, in cui lei se ne andava di nascosto con un mio operaio, molto più vecchio di lei, e me lo confesso solamente molto tempo dopo esserci lasciati?
    A tutte queste domande non avrò mai risposta, so solamente che per iniziare a stare bene, e ad accantonare i brutti ricordi, ci misi quasi altri 3 anni. Non sopportavo l’idea di essere tradito in questa modo da due persone nello stesso momento. Lei comunque non molto tempo dopo si lasciò anche con lui, contemporaneamente io cominciavo una storia con una ragazza all’apparenza speciale, dolce, bella, senza accorgermi purtroppo che era tutta apparenza, in realtà mi stava esaurendo, sia psicologicamente che fisicamente. Sono passati oltre 10 anni, ed io sto ancora con lei, ci siamo sposati, ma solo perché mi sono sentito pressato psicologicamente e non sono riuscito ancora una volta a ribellarmi a questa pressione.
    In sintesi, ora la mia ex è probabilmente felice, ha due figli con una altra persona, ed io invece che forse meritavo un po’ di felicità, ho una vita mediocre a cui non riesco a ribellarmi.
    Ed ancora una volta mi domando: tutto questo è frutto di scelte sbagliate nella vita, se avessi dato risposte diverse al momento opportuno, chissà, forse ora sarei potuto essere io il padre di quei bambini, sarei ancora potuto essere insieme a lei, ed avere una vita felice? A tutto questo non avrò mai risposta, ma di una cosa sono sicuro, il destino nei miei confronti è stato beffardo e crudele più di una volta.

  4. Caro amico, le donne decidono. Tu pensi che se fossi stato più geloso forse non l’avresti persa, ma è un errore. Secondo me il problema è la vostra età. Tu hai 23 anni, stai con lei da qundo ne avevi 15, quindi presumo che questa sia anche l’età della tua ex. Troppo giovani! Vi siete messi troppo presto, è normale ce si arrivi ad un punto in cui si cercano novità, e se non lo avesse fatto lei alla lunga lo avresti fatto tu.
    Se è amore tornerà, altrimenti vuol dire che vi rincontrerete da qui a qualche anno e tutto si riaccenderà di nuovo, proprio perchè avevate bisogno di distacco.

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