Non mi vuole perdere ma non sono la sua ragazza

Il mio racconto è una storia sicuramente particolare ma credo tanto bella, che ha del “fiabesco” (o almeno, fino ad un certo punto).
Ho 25 anni, quest’anno finalmente dopo tanti sforzi mi laureo e visto le poche possibilità che ci offre ultimamente il nostro Paese da 3 anni a questa parte sto lavorando duramente per ottenere un doppio titolo franco-italiano; questo comporta che io debba andare più o meno una volta al mese in Francia e da qui inizia un po’ tutta la mia situazione.
Avevo 17 anni quando in vacanza in Inghilterra ho conosciuto un ragazzo francese della mia stessa età, eravamo ragazzini ma provavo per lui sensazioni forti (ed anche lui per me). Dovendo stare lì 2 mesi (nonostante tutti i dubbi del caso) abbiamo deciso di comportarci come due persone fidanzate. Ricordo perfettamente il giorno che ci salutammo, un trauma a tutti gli effetti, piangevo tanto e non volevo rinunciare a lui. Torno a casa, in Italia e continuiamo a sentirci per 8 lunghi mesi stipulando una sorta di “accordo” per il quale nessuno dei 2 sarebbe dovuto andare da altri/e. In questi 8 mesi ci siamo visti una volta, una volta in cui ero a Parigi e lui muovendosi dal paese in cui vive mi ha fatto una grandissima sorpresa, arrivando fin sotto il mio hotel e dicendomi di scendere quando meno me l’aspettavo! Ricordi bellissimi.

Dopo 8 mesi ci siamo allontanati, per la distanza, per l’ impossibilità o quasi di vederci e perchè lui voleva sentirsi libero, è stata una scelta sua.
A distanza di anni mi riscrive, gli racconto dei miei progetti in Francia e mi dice che lui vive a Parigi dove di fatto io vado ogni mese, decidiamo di rivederci.
In tutta onestà, nonostante in questi anni io abbia ovviamente avuto delle esperienze, non me lo sono mai levato dalla testa. Per quanto giovane tenevo davvero a lui e sono sempre rimasta intrappolata in questa cosa che non avevamo di fatto avuto la possibiilità di viverci.
lo vedo la prima volta, usciamo e parliamo tanto! Ci vediamo per le 14 e per le 23 ancora non ero a casa. Ci ribaciamo, lui trema ed io anche e ci baciamo nel parco dove tanti anni prima eravamo stati insieme ed in cui ci eravamo salutati l’ultima volta. Dormiamo insieme, ma appunto, solo dormire. Non volevo essere frettolosa, ho sempre voluto che tra me e lui fosse tutto speciale e non volevo dare una connotazione “occasionale” al tutto.
Domenica facciamo colazione insieme, passiamo nuovamente la giornata insieme ed è bellissimo. Gli metto un mio elastico al polso, per indicare che lo sentivo un po’ mio e che avrei voluto rivederlo, lui lo tiene, poi si fa scrivere un piccolo pensiero da parte mia su un foglietto e lo appende in camera vicino alla dedica di sua sorella.

Torno a Roma e per un mese lo penso sempre, sento la sua mancanza, ci sentiamo anche se non tutti i giorni e mi tormenta il pensiero del “cosa siamo?”, nei messaggi a volte si sbilancia, altre no.
Torno dopo un mese ma per impegni con i parenti mi dice che possiamo vederci poco, doveva andare fuori Parigi per 1 giorno e mezzo ed al suo rientro io sarei già partita, quindi ci vediamo per poche ore.
Ci ribaciamo, è tutto bello, lui dopo un mese ha ancora il mio elastico al polso. Mi dice che lo ha sempre tenuto con sè e che a furia di farsi la doccia aveva perso il profumo dei miei capelli. Poco a poco, si sviluppa il discorso del “cosa siamo”. Parlo io per prima, gli dico che credo che tra noi ci sia qualcosa di particolare, che non voglio perderlo ancora e che  anche se non so come definirci, quando stiamo insieme sto benissimo.
Lui è crudo, mi lascia di sasso. “Je ne sais pas” ovvero “non lo so”. Io chiedo “Non sai cosa?” e lui dice che per lui al momento siamo come amici, anche se sa che non è proprio così. Dice ironicamente “dovremmo trovarci un nome!”. Poi dice “mi piaci veramente, più di tutte le altre ragazze ma sai in che periodo sono, non ho tempo per nulla, sai quanto mi impegni la strada che ho scelto e tu non sei qui, mi sono detto che per 2 anni non avrei avuto relazioni sentimentali e così voglio fare. Insomma, non penserai di mettermi la cintura di castità!”, quelle parole mi spezzano il cuore. Gli chiedo come vuole mettere il tutto e lui mi dice che vuole mantenermi, vuole che continuiamo a scriverci, che per lui non sono come le altre assolutamente ma che non stando con me potrebbe dormire con altre persone. La mia faccia guardandolo dice tutto. passa un altro po’ di tempo ma ormai io sono confusa al massimo. Mi bacia e ci salutiamo, la sera mi scrive, per lui sembra essere tutto come sempre.

Non si fa sentire tutti i giorni e non lo ha mai fatto, a volte ci sentiamo 1 volta in 2 giorni, altre volte tutti, altre volte una ogni 3. In generale, si fa sentire e ci divertiamo ma non  mi chiede mai come sto, cosa ho fatto durante il giorno, se esco la sera. Inoltre, quella famosa volta, gli ho anche chiesto qualora io fossi andata da un altro come l’avrebbe presa e lui mi ha detto “me ne fotto, nel senso.. non devi per forza dirmelo, non sei obbligata, ovviamente non sarei contento!” TUTTO QUESTO NON HA SENSO.
COSA SIGNIFICA. Uomini aiutatemi a capire! Non mi vuole perdere ma non sono la sua ragazza, ha gesti teneri nei miei confronti come tenere il mio elastico, tenermi per mano, accarezzarmi il viso ma poi di fatto quando vado via verso di me non ha vincoli. CHE DEVO FARE? Devo rivederlo o è il caso che scappi a gambe levate? Io sto davvero male, ogni sera che non si fa sentire penso al peggio e non capisco che senso abbia tutto questo.

da: Roberta

3 Commenti

  1. Grazie per le belle parole Dave, starò attenta! E’ una persona che mi lascia tanti dubbi e perplessità, dunque non mi butterò a capofitto in qualcosa di cui non sono sicura!

    Semakin, non so se avrebbe passato tutto quel tempo con me e se continuerebbe a scrivermi SOLO per portarmi al letto! Alla fine io sono qui in Italia, in Francia non gli mancheranno le occasioni, non credo abbia bisogno proprio di me per divertirsi! Sono confusa. Inoltre, l’elastico lo ho notato io mentre si sistemava la giacca! Lui di sua spontanea volontà non mi aveva fatto notare di averlo al polso! E’ pieno di contraddizioni.

  2. La risposta è assolutamente banale : vuole portarti a letto, perché se ti amasse veramente come tu ami lui il solo pensiero che un altro ti toccasse lo farebbe impazzire.
    Non è materiale da relazione sentimentale, te ne sei accorta anche tu, se quello che cerchi è stabilità prova a dimenticarlo, scappa realmente a gambe levate.
    E credo che l’elastico se lo metta giusto per vederti, a dirla tutta.

  3. ciao Roberta, la tua storia mi è piaciuta veramente tanto, mi ha fatto ripensare ai piccoli gesti di quando ero molto più giovane, con il mio primo amore.
    Avevo appunto solo 15 anni, ed ogni piccolo gesto, era per me una grande cosa. Mi ricordo che la sera andavo a dormire e spruzzalo il profumo che lei mia aveva regalato su tutto il cuscino….
    Comunque, chiusa parentesi, non voglio essere troppo duro ma io credo che a lui piaccia tenere il piede in due scarpe. Nel senso, con te gli piace tenere una porta aperta, nell’eventualità che magari fra di voi ci possa essere di più che il solito semplice bacio. Ed ho anche paura, che per te sarebbe una cosa magnifica indubbiamente perché sei innamoratissima, ma per lui forse sarebbe una come tante altre.
    Non voglio sminuire il vostro rapporto ci mancherebbe, ma io al tuo posto ci andrei un po’ con i piedi di piombo…
    un abbraccio ed un grande in bocca al lupo!!

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