Moglie che non rispetta il marito

Vorrei condividere con voi un problema di cuore che mi affligge da più di due anni. Ed è proprio circa due anni fa che mia moglie è cambiata, non mi rispetta più. Abbiamo circa 40 anni ed una figlia, la nostra vita di coppia sembrava andasse bene ma poi ha iniziato a trasformarsi nella persona detestabile che è adesso.

Vuole avere ragione su ogni cosa, urla e sembra matta quando faccio qualcosa che non gli piace. Non vuole che nessun componente della mia famiglia venga a trovarci e comincia a fare selezione anche con i miei amici. La minaccio di lasciarla (cosa che non farei mai per l’amore che provo per nostra figlia)? Mi dice che non vede l’ora, tanto devo uscire io di casa visto che nostra figlia è minorenne e lei non lavora.

Scusate la parola, è diventata una stronza, sta rendendo a me e nostra figlia la vita impossibile e quando gli dico che ha bisogno di un sostegno psicologico mi dice che sono io il pazzo che ha bisogno di uno psichiatra. Sto vivendo un incubo e non so come uscirne.

da: Claudio

7 Commenti

  1. E questo è niente. Le racconto la mia storia. Avevo accompagnato mia moglie per semplice controllo, me ne stavo tranquillo nell’angolino del corridoio al piano superiore, aspettando che mia moglie finisse la visita, quando venivo aggredito quasi fisicamente dalla caposala che mi invitava a d uscire immediatamente. Poco prima un’altra signora in compagnia del marito era appena uscita dalla stanza delle visite, e questo per farle capire il trattamento che viene riservato ai loro amici. A fare la vista è un dottore, nonostante mia moglie avesse chiesto una donna che come ben si sa da protocollo ministeriale della sanità è nostro diritto farci visitare da chi vogliamo. Comunque, questo energumene, mi si rivolta contro come un animale, sequestra mia moglie e se la porta nella stanza per le visite. La trattiene per oltre trenta minuti, poi non contento si inventa una visita specialistica e la porta giù in laboratorio sempre solo loro due, per altri 30 minuti e infine come se non bastasse la porta nuovamente nella stanza al piano superiore e la fa spogliare per la terza volta con la scusa del tampone. Poi, non contento m decide di ricoverarla e gli infila una flebo, che se no fosse stato per il sottoscritto mia moglie avrebbe avuto la tachicardia e mia figlia chissà quali altre conseguenze. Poteri scrivere un romanzo sulla mala sanità ma io Seneca, dall’alto della mia cultura dico semplicemente che questa gente dovrebbe togliere letame nei porcai. Secondo voi , chi ha sbagliato in quell’occasione, il medico maiale che ha approfittato della situazione, oppure mia moglie che non ha insistito a che io fossi presente per la vista?

    Ai posteri l’ardua sentenza

    Seneca

  2. Io vivo più o meno la medesima situazione. Sono una persona non vedente dalla nascita, ho 52 anni e sono sposato da 15. Con mia moglie abbiamo due bambine di 8 anni, avute soprattutto sotto la spinta del suo desiderio di maternità, che io ho assecondato. Ma da quando sono nate le bambine, invece che essere felice, come io mi aspettavo, lei è diventata ancor più acida e intrattabile. Certo, il da fare per lei, fra il lavoro, le bambine e la gestione della casa, è davvero tanto, anche perché io posso aiutarla sotto alcuni aspetti ma sotto altri no. Però lei anzitutto ha completamente dimenticato la nostra vita di coppia e quando io le faccio presente questo problema, lei mi rinfaccia il fatto che, a causa delle mie limitazioni, è costretta a sobbarcarsi maggior lavoro di quello che tocca a altre madri i cui mariti possono aiutarle a pieno.
    I miei genitori ci aiutano per quello che possono, tenuto conto che anche mio padre è non vedente, ma lei non è contenta nemmeno di loro: quando non ci sono si lamenta perché su di loro non può contare ma quando son presenti e offrono aiuto lo rifiuta perché non le piace il modo di fare che hanno e pretende da me che io imponga loro di cambiare i loro atteggiamenti, le loro prospettive e le loro idee in base alle sue. E siccome io le dico che non si può pretendere di cambiare due persone ormai attorno ai swettant’anni e che c’è già da ringraziare che fanno quello che possono, lei mi accusa di essere un “mammone”, che difende i propri genitori a spada tratta e che non sa “metterli in riga”. Sulla scorta di tutto questo lei minaccia di separarsi e questo, credetemi, sarebbe per me un disastro, per due ragioni:
    Anzitutto perché nonostante tutto, dopo 15 anni a lei mi sento ancora legato e non voglio perderla;
    Poi perché alla mia età non riuscirei a sopportare l’idea di un così clamoroso fallimento della mia vita, nel crollo rovinoso di un’esperienza che ha occupato la parte centrale e più significativa della vita stessa;
    Poi mi sento svuotato e impoverito di ogni mia energia, perché in questo rapporto ho investito tutto il tempo e le risorse che avevo: quando abbiamo iniziato a frequentarci, mia moglie ha preteso che io le stessi vicino e non mi dedicassi troppo ad altre attività, perché sosteneva di non voler finire, come tante fidanzate o mogli, a occupare l’ultimo posto nella vita dei loro partner, e ora che son nate le bambine, ogni volta che le dico che desidero uscire con amici o frequentare un corso o dedicarmi, anche occasionalmente, a una qualche attività, lei inizia a ricattarmi moralmente con subdole affermazioni del tipo Beato Te Che Puoi Farlo, Chissà Come Mai Io Non Posso Mai ecc. e così facendo mi fa sentire una merda e mi induce a restare anch’io a casa a aiutarla con le bambine, ma solo quando e per le cose che vuol lei;
    Infine, per soddisfare i desideri di mia moglie io, che avevo, all’inizio, degli ingenti risparmi, sono arrivato a spendere tutto ciò che avevo e mi sono ridotto in miseria, il che mi renderebbe terribilmente difficile e oneroso far fronte alle conseguenze di una separazione, con mantenimento di moglie e figli ecc.
    Sono realmente disperato, mi sento in un vicolo cieco, non so cosa fare!

  3. O si è ammattita o non ti ama più e sta facendo in modo di farsi lasciare oppure tu non la conti giusta.

    Ricordati che a volte un insieme di comportamenti reiterati nel tempo fanno cambiare i modi di trattare la persona che si ha accanto.
    Ti porto l’esempio del mio lui: è una vita che gli chiedo di mettere i suoi calzini sporchi in lavatrice.
    Lui non ha capito ancora, io ho cominciato a non lavarli più. Li lascio per terra.
    Se dopo qualche giorno sono ancora lì, li scopo via e li butto.
    Oggi è uscito di casa senza calzini e mi sono pigliata della stronza.

    Stessa cosa per il caffè. Io non lo bevo, lui si.
    Pretende che glielo prepari io al mattino e si incavola se non lo trova.
    I primi tempi lo preparavo, poi notando che se io gli chiedo qualcosa lui non lo fa ho smesso.
    E così ogni mattina si arrabbia a vuoto perché a me veramente non mi importa del suo caffè e sigaretta.
    Gli ho chiesto di non fumare a casa,io non fumo e l’odore mi fa schifo inoltre abbiamo una bimba piccola. Lui se ne frega.
    E io ho cominciato a tenere le finestre spalancate. Anche se fa freddo con la conclusione che si è preso la bronchite.
    ….e avanti così. O capisce o muore.
    A lasciare non lo lascio perché nonostante la mia stronzaggine lo amo…peró basta dare dare e dare senza ricevere mai niente.

    Non è che tu hai fatto qualcosa che l’ha fatta imbastardire?

    • Vero….a volte sono le minuzie quotidiane , come non spremere il dentifricio, o i calzini sporchi, a far decadere un rapporto. Del resto, passata la fase dell’innamoramento, quando ci sono le bollette e le problematiche di tutti i giorni, se non si collabora e non si rispetta l’altro, anche mediante queste piccole trascuratezze,si rischia di far naufragare il rapporto e,di seppellirlo con dispetti reciproci.

      • Gente, non voglio generalizzare, noi uomini certo non siamo perfetti ma, le mogli di oggi possono renderti la vita impossibile, come nel mio caso. Bisogna prendere la situazione di petto ma è dura

  4. Ah forse non si è capito ma non intendevo colpevolizzare te, ma ho idea che magari tua moglie sia una personalità borderline latente o comunque con qualche patologia, che sia scaturita a seguito di un evento particolare.

  5. Ma circa due anni fa o prima è accaduto qualcosa di particolare o grave nella vostra vita? Magari un lutto, una litigata particolare, avete perso dei soldi, litigato con qualche parente, ha subito un’operazione? Perché a volte cambiamenti repentini di personalità possono sorgere anche per qualcosa che è successo che ha cambiato la sua visione delle cose. Comunque sei sicuro non abbia un altro uomo?
    Mi chiedo ancora: l’hai trascurata, l’hai delusa (non so magari in una questione familiare di eredità non ti sei imputato per ottenere quel che ti spetta?), hai fatto qualcosa di cui non ti sei reso conto che le ha dato particolarmente fastidio?
    Perché se è cambiata tanto e non era così una causa c’è di sicuro.
    Pensaci bene.

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