Lasciata improvvisamente ed umiliata

Due ragazze. Io 21 e lei 19. Un anno di storia in cui per via della distanza, abbiamo semi convissuto a casa sua (stavo un mese e tornavo per poi ripartire dopo un dodici giorni). Partivo sempre io perchè soffrendo di attacchi di panico, non poteva.
I primi mesi tutto bene, poi si è rivelata una persona collerica, con problemi a gestire la rabbia, intensa, instabile, possessiva che alternava momenti di puro calore, affetto, vicinanza, sentimento. A quel punto non potevo piú farci nulla, ero giá presa e senza alcun amor proprio ero entrata in una vera e propria dipendenza affettiva. La nostra storia, con il senno di poi, sa di drammi, la sua depressione, il suo nervosismo, insulti e anche botte. Ovviamente ci sono stati periodi in cui andava tutto bene. Lei voleva ad ogni costo che io lasciassi la mia gente e i miei luoghi per trasferirmi da lei. Ogni volta che dovevo tornare, dal momento che soffre l’abbandono, stava malissimo.

Due settimane prima di esser lasciata, scoprí delle conversazioni scherzose tra me e un ragazzo risalenti a millenni prima, di quando la frequentavo e non provavo ancora nulla. Ebbe una crisi allucinante, si sentí seriamente ferita (teme moltissimo l’esperienza del tradimento), mi lasció per la rabbia, poi mi riprese dopo qualche giorno perché mi vedeva a pezzi e le mancavo tanto. Poi succede il fattaccio: al mio ennesimo ritorno a casa e il suo conseguente dispiacere seguí una settimana di freddezza in cui mi fece capire che stava troppo male per il mio essermene andata, che era fredda affinché le sue emozioni non la sovrastassero (teme molto ció che concerne l’amore nonostante lo desideri) . Poi cambia e mi dice che quelle conversazioni l’hanno ferita. Poi? Poi niente, in quella settimana di circa due mesi fa mi lascia come se nulla fosse stavolta dicendomi che non riusciva ad innamorarsi di me. Ebbi uno shock emotivo allucinante perché io ero finalmente innamorata.

Da un momento all’altro, nel nulla, mi ritrovo abbandonata dalla persona che temeva l’abbandono. Dopo qualche giorno dalla rottura, mi dice che é andata a letto con un altra, che quella persona la fa sentire viva, mi umilia dicendomi che l’ansia con lei le era passata. Il tutto con una tale freddezza e sufficienza da far venire i brividi.  Poi succede che quell’altra la smolla e lei mi chiama facendo la vittima su quanto fosse triste (io rimasi basita). Infatti da questo fatto in poi continua a ricercarmi dicendo che non riesce a distaccarsi da me ma nemmeno che vuole tornare. Che è confusa. Che le sono entrata dentro radicandomi in ogni parte di lei. Che ha sogni angoscianti in cui io mi innamoro di qualcun’altro. Io per un mese non ho dormito, non ho mangiato, non ho fatto nulla. Chiedevo solo un distacco definitivo. Ne abbiamo avuti mille ma lei puntualmente tornava dopo 4 giorni dicendomi di non farcela.
Poi arriva il distacco definitivo e da quello che ho capito, molto probabilmente si frequenta con una (con quella di sempre secondo me).

Ad oggi come mi sento?  Distrutta, sostituita, da persona equilibrata qual’ero ora sono consapevole di aver avuto una dipendenza affettiva nei suoi confronti, mi sono sacrificata facendo la crocerossina, ho dato tutto.  TUTTO. Solo ora arriva la rabbia, perchè fino a poco tempo fa ero cosi fuori che me la sarei ripresa.  Non so piú chi sia quella persona.  Le giustificazioni che davo mi avevano completamente offuscato il cervello.

Mi sento usata.  Molto probabilmente per colmare i suoi vuoti.  Ma com’era credibile, ragazzi.
Usata e gettata via. Eppure paradossalmente ero io la parte forte della coppia, quella che gestiva, quella che lei lamentava come troppo razionale (paradossalmente).
Ho sempre sentito qualcosa che non andava in lei, ma non mi sono mai ascoltata.
Ci sto mettendo mesi a distruggere quell’immagine idealizzata che mi sono costruita.

Abbandonata da un momento all’altro.  Ieri mi voleva da morire e oggi non piú.  Lasciata.  Umiliata.  Trattata con estrema freddezza.  I primi due mesi ero pateticamente presa, la rivolevo, non potevo credere a tutto questo, l’immagine di lei era troppo radicata. Non provavo rabbia.  Solo disperazione.
Ora mi sento svuotata, arrabbiata, umiliata, stupida, senza dignità per aver rincorso un essere del genere, idiota per non aver ascoltato i mille segnali nel corso della storia. Avverto un senso di inadeguatezza allucinante (paradossalmente) se penso che sta con un altra, immagino che con lei sará diversa.  Al tempo stesso provo rabbia perchè penso queste cose, perchè ancora le dedico spazio interiore quando vorrei eliminarla.
Ho l’autostima a pezzi ma almeno me ne rendo conto e sto lottando per riconquistarmi.

Se qualcuno ha avuto esperienze simili alla mia,  se qualcuno é incappato in relazioni tossiche con conseguente dipendenza affettiva…qualcuno mi parli, mi dia qualche suggerimento. Grazie.

da: Alessia

7 Commenti

  1. Cara Alessia vorrei dire la mia, a parte una particolare stima per Elisabeth e anche il suo modo di scrivere davvero notevole. Sottoscrivo in pieno quello che è stato detto e probabilmente mi ripeto, ma è vero: queste persone sono autocentrate, immature e narcisiste oltre che senza un minimo di coscienza e di auto coscienza. Banalizzano i nostri sentimenti, perchè li sentono dovuti e nemmeno li apprezzano per davvero. A volte non ci credono. ti dico solo che il mio ex amante – perchè ci siamo freuqntati per sette anni senza che nessuno sapesse niente – il segreto del prete…- la prima voltà che mi lasciò, questo sei anni or sono mi disse, alla mia disperata dichiarazione d’amore: “Dovevi dirmelo prima..” come se a dirglielo prima le cose sarebbero andate diversamente. mi volgo indietro e mi rendo conto che la mia soffrenza è iniziata in modo ufficiale quel giorno, perchè nel mio amore, nella mia paura di soffrire, nella mia fede in lui, pensai che aveva ragione e che ero io che avevo sbagliato tutto. Nel tempo sono diventata possessiva, ossessiva, depressa, isterica. il fantasma di me stessa. ed ero sempre io che sbagliavo tutto. non ultimo a giugno quando ho deciso di interrompere questa relazione e lui, è convinto inoltre di averlo fatto lui. E sono di nuovo d’accordo con Elisabeth. l’altra che ci sia ora o domani, sarà una come lui che lo asseconda e lo capisce e che in lui vede quella parte oscura che ho visto anche io, ma senza farne un dramma, fregandosene altamente. l’ho odiato con tutta me stessa per il male che mi ha fatto, ma giorno per giorno vado a testa alta sempre di più. Potrà dire quello che vuole, ma io so come sono andate le cose, che mi ha lasciata da sola, senza amici, senza un riferimento e anche , purtroppo , abbastanza squattrinata. non dico ovviamente che mi doveva sposare per aiutarmi economicamente, ma almeno avere quel minimo di comprensione che, tenendomi legata a lui non mi ha permesso di ragionare sulla mia vita, il mio futuro. E ancora mi dico che me la sono voluta, ma non è vero. io ho cercato di fare di tutto per aiutarlo, sostenerlo, capirlo, amarlo, ridere, ascoltando componmimenti musicali tttu i santi sabati sera. alla mia osservaizone : “Ho ascoltato 400 canzoni delle tue” ha saputo risponder ein modo sarcastico: “ma io ne ho fatte 500.” che nemmeno un cretino risponderebbe così. atto ulteriore di umiliazione, di banalizzazione del mio impegno. e potrei dirti altre cose, altre cattiverie, manzance, notti in ci gli telefonavo disperata e non rispondeva al telefono, che mi portava in giro la domenica e poi la sera non c’era….e i vari “non ti amo” però poi mi guardava con occhi sognanti e m veniva a cercare chiedendo la mia compagnia, il mio aiuto.E ha ragione di nuovo Elisabeth, quando dice che queste persone si staccanom quando tu incominci a vedere le cose diversamente dall’altra persona e , fondamentalmente non la assecondi più. Una persona autocentrata e fondamentalmente viziata non sopporta tutto questo e non è in grado, semplicemente si offende e va a cercare in altri lidi dove ormeggiare la barca, senza troppi scassamenti di balle. (Credo di essermi sentita dare della rompicoglioni mi gliaia di volte ed io che lo guardavo sognante. follia pure. queste persone sono delle emerite stronze, scusate l’eufemismo, stronze, egoiste e superficiali).
    Non demordere Alessia non demordere Jessica e nemmeno tu Elisabeth.
    un abbraccio

  2. Ciao Alessia. Più o meno ho passato una storia simile con il mio ex; io 22 anni, lui 30. Un anno di storia a distanza, dove i momenti fra di noi erano pochi, ma intensi per via di situazioni economiche per niente favorevoli. Momenti belli che si alternavano a momenti dove si verificavano scenari che mi mandavano un segnale di allarme che non volevo sentire perchè troppo presa e dipendente.
    Una cosa che ho imparato da persone del genere è che hanno paura di perderti solo fino a che vieni incontro ai loro capricci e deliri di esclusività assoluta, praticamente vogliono che tu sia il loro clone perchè non amano nient’altro che sè stessi e pretendono di ritrovare gli ideali esclusivamente propri negli altri; nel momento in cui tu ti distacchi dal loro ideale non vai più bene, sei di troppo e stanno con te solo fino a che non trovano quel clone a cui tanto ambiscono, perchè sono profondamente incapaci a stare da soli e a prendersi la responsabilità del malessere che loro stessi si creano. Hanno bisogno di un salvatore, ma un salvatore che li salvino alle loro regole, un po’ come un paziente che chiede consulto ad un medico, per poi sostenere di conoscere lui stesso la cura al suo male.
    Io il mio dolore per aver perso un simile stronzo ipocrita che ho osannato e idealizzato fino all’esasperazione, riducendo la mia persona ad una nullità, l’ho placato nel momento in cui ho capito che lui aveva un’altra migliore di me, ma che il “migliore” di me consisteva nell’assecondare deliri di onnipotenza di un narcisista con la sindrome della vittima e del perseguitato, di una persona che praticamente è “vittima” del mondo e dei sui stessi deliri, ma non fa nulla per placarli o non essere più vittima.
    Questo, l’essere stata praticamente umiliata, screditata per il mio impegno, essere buttata via come niente e aver avuto al mio fianco amici che mi hanno dato una mano ad aprire gli occhi e guardato in faccia la realtà per quella che era, mi ha veramente aiutata tanto a non soffrire più.
    Persone del genere non meritano le nostre lacrime; non si chinerebbero mai a raccoglierle da terra, perchè prima vengono loro e i loro egoistici bisogni, poi ancora loro e i loro deliri di onnipotenza, e, se c’è posto, gli altri.
    Ti devi distaccare e disintossicare da lei, capire prima di tutto che non hai bisogno di una persona per essere felice; la felicità la fai tu con le tue mani, i tuoi successi, i tuoi traguardi, le tue passioni, condividendole con le persone che ti vogliono bene.
    Archivia le sue foto, cancella il numero e i social con lei, stipala in un angolo della tua mente e non riaprire la scatola prima che ti senti pronta a riaffrontare la cosa con serenità; fai quello che ti è sempre piaciuto fare con amici, occupati la giornata in qualsiasi maniera e, soprattutto, se ti ricontatta non rispondere.
    Lei è stata crudele con te e tu devi esserlo altrettanto con l’immagine che ti sei creata nella testa di lei.
    La rabbia è qualcosa che solo il tempo e il giusto sfogarsi penso possano guarire; dopo 4 mesi e mezzo io provo ancora molta rabbia nei confronti del mio ex, tanto che penso gli sputerei in faccia se lo vedessi in giro.
    Non perderti d’animo Alessia, in una maniera o nell’altra, si torna a stare bene e in pace con sè stessi; tu non dimenticarti mai che hai fatto tanto e che sicuramente ciò che hai fatto ti ha reso una persona migliore di quella che eri prima.
    So che è difficile, ma non disperare e fidati, esci con persone che ti vogliono bene e sanno quanto vali e fa valere tutti i sacrifici che hai fatto in questa relazione per te stessa e per chi con te è rimasto fino ad oggi.
    Ti abbraccio forte.
    Elizabeth

    • “Lei è stata crudele con te e tu devi esserlo altrettanto con l’immagine che ti sei creata nella testa di lei.”

      Hai proprio ragione, si vede che hai passato lo stesso delirio.
      Sta proprio in questo. Distruggere l’immagine che mi sono creata. L’immagine di lei.. Piccola, abbandonata, sofferente, da amare fino all’inverosimile.

      Pensa che anche oggi, ho dei momenti di poca luciditá dove penso a lei che potrebbe star male. E mi fa tenerezza. Paradossalmente. Poi mi risveglio e mi rendo conto che quella persona mi ha fatto il cuore a pezzi e io sono qui a dover ricostruire l’autostima. A lottare per smettere di rimuginare al perchè, al come é possibile… Questa discrepanza tra ció che sembrava (i suoi genitori mi dissero che mai l’avevano vista cosi presa di qualcuno come con me) e ció che in realtá é: nuda in tutta la sua umana miserabilitá, cattiveria, indifferenza totale.

      A volte vorrei far a pezzi questa empatia che ho, questo sentimento. Mi colpevolizzo per non essermene accorta nonostante i mille segnali. Mi spavento perchè dubito della mia capacitá di accorgermi di qualche eventuale inganno.

      Comunque si, io ora e per un po non voglio nessuno. 1)perchè voglio ricostruirmi
      2) perchè penso che fidarsi, ora, sará dura.

      • E’ normale che tu ancora senta i postumi della melanconia e della tenerezza che provavi verso di lei e che non voglia nessuno per il momento; prenditi il tuo tempo per superare il dramma e non buttarti a capofitto in un qualcosa che risulterebbe solo essere un chiodo schiaccia chiodo.
        Io ormai il mio ex non lo riesco più a vedere sotto quella luce di fragilità con cui lo vedevo prima: come te, mi era venuto fuori lo spirito della crocerossina, che si prodigava a sostenere l’animo di una vittima ipocondriaca assalita dall’ansia di separazione e di abbandono, non sostenuta dalla famiglia, presa a pesci in faccia dalla ex prima di me, incapace praticamente a crescere e accettare che il mondo degli adulto è un mondo crudele e che l’amore va difeso e non preteso.
        Ora per me è solo un mostro che ho incontrato sulla mia via a cui ho deciso di negare ogni singolo briciolo di affetto, tanto da essermi decisa a scindere l’emotività di alcuni ricordi con l’evento stesso passato.
        Solo rabbia, odio e rancore ci sono per lui.
        Non più lacrime o speranza che ritorni. Anzi la mia unica speranza è che non torni più e se ne stia là dove lui stesso ha deciso di andare.
        Pensando queste cose ho ripreso possesso di me stessa e della mia persona: sono di nuovo io, indipendente da un’affezione malata, contorta e tossica.
        Rivuoi indietro la tua autostima?
        Fa qualcosa per te stessa e impegnati alla grande; vedrai che vedendo risultati positivi e che riesci, migliorerai la tua autostima. Ora sei a pezzi, distrutta, ti senti un’incapace perchè non ti sei accorta di niente e ti sembra quasi di essertela andata a cercare. Beh, non è così che funziona, quando si è innamorati, si vuole affrontare tutto, anche quelli che sono segnali di allarme e si vuole pensare che saranno episodi passeggeri. Che sia un errore o meno lasciar correre dipende da storia a storia, però non dimenticare mai che se hai fatto di tutto per mantenere vivo questo rapporto nonostante tutto, non è segno di incapacità di giudizio, ma di maturità: le persone immature alle prime beghe o se la filano o cercano subito un capro espiatorio da incolpare (Il mio ex incolpava un po’ me e un po’ un “suddetto destino”.)
        L’importante penso sia sempre affrontare le cose e non tenersi tutto dentro, come purtroppo certe volte succede.
        Sai, anche a me i suoi mi dissero che non lo avevano mai visto così preso, prima di me, forse solo dalla ex storica storica con cui stava circa 9 anni fa; in casa loro ero la benvenuta e sembrava mi apprezzassero tanto, tanto che erano usciti espliciti comparativi a favore mio, a discapito dell’altra ragazza con cui lui stava, e poi, chissà come, non sono più potuta andare a casa sua: chissà quali puttanate lui gli avrà raccontato.
        Purtroppo le fiabe fanno presto a tramutarsi in racconti dell’orrore che non vorresti mai vivere, ma così è la vita e dobbiamo farcene una ragione; l’unica cosa che possiamo fare è stare più attente in futuro, soprattutto se il nostro istinto ci dice che c’è qualcosa che non va.
        Il fatto che ci fidiamo così tanto e che abbiamo tanta empatia, può buttarci in situazioni critiche, ma secondo me è proprio l’empatia a differenziarci da certe bestie; fossimo come loro, peccheremo degli stessi peccati di cui le incolpiamo e questo farebbe di noi delle persone altamente incoerenti e ingiuste. Perchè? Perchè ragioneremo proprio come hanno fatto i nostri ex, ovvero se il torto lo subiamo noi, siamo dei poverini che hanno bisogno di aiuto, attenzioni, se invece lo subiscono gli altri, per di più per mano nostra, non è un nostro problema, perchè gli altri sono forti e ce la fanno ad andare avanti, io sono debole e bla bla; le persone mi devono sostenere.
        La questione Alessia è che l’empatia va calibrata a seconda della persona e usata con parsimonia. Questa esperienza che hai avuto credo che potrà esserti utile a porre un buon giudizio sulle persone prima di affidare a loro la tua fiducia.
        Non disperare e non colpevolizzarti per cose che non potevi fermare o prevedere.
        Fatti forza mi raccomando.

    • Elisabeth sei una grande.

    • Si é vero. Sei una grande, sei una grande perché ora come ora, sapendo l’inferno passato e leggendo le tue parole, non posso che stimare e prendere esempio.

      Comunque da quando ho letto la tua frase concernente la sua immagine idealizzata da distruggere, ho iniziato seriamente a frantumarla e a rendermi conto della realtá.
      Non riesco piú a vederla come prima ma al tempo stesso provo una RABBIA che puoi immaginare. Parte dallo stomaco e sembra quasi vomito.
      A volte sembra di farmi violenza da sola.
      Ora come ora non vedo l’ora che tutto questo si tramuti in indifferenza.
      Penso che, devo arrivare ad accettare quanto successo e pensare il mio passato come un piccolo incidente di percorso dalla quale ho imparato molto.

      Una domanda volevo farti.

      Perchè nonostante questo, spesso, la penso con l’altra e sto male? Come se fossi gelosa e invidiosa di quello che (immagino) potrebbe dare all’altra. La immagino diversa.
      Durante il periodo con me, lei essendo ansiosa e leggermente depressa, abbiamo vissuto la storia uscendo seriamente di rado. Sempre dentro casa. Nella nostra prigione. Era agorafobica, si lamentava di continuo e mi faceva passare la voglia di uscire.. Tanto che quando tornavo nella mia regione, mi sentivo rinata e tornavo la persona attiva, dinamica e solare di prima (ma la mia dipendenza affettiva, bruciava ogni punto di domanda)….
      E ora, so che lei con quell’altra esce, si diverte. Lo so perchè me lo disse (pensa quanto mi ha umiliata).

      E a volte mi sento quasi “” inferiore “” quando ci ripenso. Mi dico “evidentemente io le trasmettevo questo, altrimenti perchè con l’altra fa cosi?”

      Immagino lei che fa le stesse cose che ha fatto con me. I baci. Il sesso. Le cene con la sua famiglia (CHE MI AMAVA DA MORIRE, tanto che loro sono andati contro di lei infinite volte).

      Sto andando fuori di testa. So che sono pensieri sbagliati.
      Ma provare gelosia per una persona del genere, mi indica che ancora le do attenzioni che non merita, che lei vive ancora sotto quell’aspetto nel mio spazio Interno.
      Sono due giorni che apro gli occhi e mi ritrovo in un vortice di pensieri su di loro. E mi accorgo anche di sognarmi mentre chiedo di loro.

      Ma perchè? Vorrei seriamente eliminarla. Provo una rabbia assurda.
      Come se ne esce da questa fase?
      I primi due mesi mi sono umiliata DA SOLA, implorandole un ritorno e sfoggiando mille lettere d’amore struggenti. Non ho provato rabbia per due mesi. E la provo adesso. Perchè? Cosa mi ha fatto?
      Quanto mi sta sul caz.. Spero non mi scriva mai piú nemmeno fra vent’anni.

      • Pensa che quando ero da lei, andavo a dormire alle 20 di sera perchè sentivo addosso un insolita stanchezza fisica e mentale, pur non facendo una Minchia tutto il giorno. Mi annoiavo. Mi annoiavo troppo. E poi dovevo stare attenta a quello che facevo visto che aveva la critica facile.
        E le gelosie. Scambiavo quelle scenate per amore HAHAHA… Le mie amiche che me lo dicevano “questa non é per te, questa sta male, ti sta consumando”.
        E io li a giustificare, senza alcun orgoglio, i suoi comportamenti che spaziavano dalla crudeltá alla freddezza con sprazzi di tenerezza.. A giustificare, mossa da una compassione che ha consumato l’amore per me stessa.

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