Dramma Interiore

Ciao a tutti, mi chiamo Claudio, ho 40 anni e vivo a Roma dove esercito la professione di avvocato. Da circa due mesi vivo un profondo travaglio interiore, anzi definirlo così è un vero eufemismo ma in tutta onestà non mi sono mai trovato ad affrontare una situazione così devastante.
Da 9 anni ho una storia con un uomo con cui convivo e che per anni e anni non ho mai messo in discussione nonostante l’evidente diversità caratteriale e il differente modo di esternare i propri sentimenti e di rapportarsi al mondo circostante.
Sarà perché io vivo serenamente la mia condizione, perché sento di non aver nulla di cui vergognarmi, sarà perché vivo alla luce del sole e perché non mi sento diverso dagli altri per il solo fatto di essere gay anche perché è una scelta che non mi è stata data la possibilità di prendere ma solo di subire.
Il mio compagno invece non riesce ancora ad accettarsi nonostante abbia fatto degli sforzi per superare questo suo blocco interiore, e nonostante io abbia cercato in tutti i modi di fargli comprendere che non ha nulla di cui debba vergognarsi perché è la persona che conta e non il suo orientamento sessuale.Tuttavia, vuoi  anche per l’educazione ricevuta e per l’ambiente in cui è cresciuto e per il tipo di lavoro che svolge, ma ogni tentativo è risultato vano e questa sua non accettazione si riflette nei suoi rapporti interpersonali e soprattutto nel suo rapporto con me.

Abbiamo, infatti, due modi completamente differenti di esprimere i nostri sentimenti reciproci: io in modo semplice e passionale, lui in modo arido e frenato ma questo da sempre. Anche di fronte ai problemi lui fugge e si nasconde e se questa storia è andata avanti per quasi 10 anni il merito è solo mio che ho lottato per entrambi considerato il suo atteggiamento apatico e fatalista che applica a tutti i settori della sua vita, non solo a  quello sentimentale.
A modo suo mi ama e anche tanto, ma proprio non riesce ad avere degli slanci e rifugge da tutto ciò che è romantico e autentico, da quei piccoli gesti che potrebbero apparire insignificanti ma che in alcuni momenti contano più di mille parole.
Ho imparato ad amarlo così come è, con i suoi evidenti limiti e le sue mancanze, e non mi è pesato più di tanto perché sapevo che questo era il massimo che poteva dare e mi stava bene anche perché ero certo di ciò che provava per me.
Immaginare una vita senza di lui mi far star male perché credo di amarlo ancora e vi prego di credermi anche se potrò appaiare contraddittorio per quelli che sto per dirvi. Ed appunto in questo che si concentra il mio dramma interiore.
Da circa tre mesi, per lavoro ho conosciuto in Tribunale un ragazzo di 12 anni più giovane di me, per una causa di lavoro, un ragazzo che gestisce un ristorante che mi ha ha subito rapito col suo sorriso contagioso e la sua determinazione.
Nei giorni successivi mi ha mandato vari messaggi per ringraziarmi ed invitarmi a prendere un caffè ma io ho sempre tergiversato nonostante avessi piacere a farlo. Alla fine ho ceduto e ho capito che c’era feeling tra noi un feeling che è cresciuto fino a sfociare in una passione travolgente.
Mi sono sentito rinato, e ho ripreso a sorridere come un quindicenne ma ahimè anche lui convive da 3 anni con un uomo con cui la storia procede senza intoppi ( anche se il tradimento è comunque sintomatico di qualcosa all’interno della coppia che non va, ma non sono nessuno per giudicare). Abbiamo cominciato a vederci clandestinamente, a sentirci durante il giorno finché non rientravamo a casa, lo raggiungevo al bar del ristorante appena potevo solo per vederlo, e lui faceva lo stesso con me.
Finché ho cominciato a legarmi e a mettere tutto in discussione mentre lui con la sua storia non lo ha mai fatto ma mi ha sempre detto di vivere alla giornata perché nessuno sa cosa può riservarci il futuro.
beh mi reputo troppo intelligente per non capire il senso del suo discorso ma forse voglio far finta di non capire e di illudermi che qualcosa possa cambiare.
Da quando gli ho detto che la mia storia non va ( ma non per colpa sua e da molto prima che lo conoscessi) ha cominciato a essere più distaccato nei gesti quotidiani anche se continuiamo a vederci e sentirci.
Ora io mi sento doppiamente male sia nei confronti nel mio compagno verso il quale provo ancora qualcosa, e verso me stesso perché  mi sto lasciando condizionare da una storia di appena due mesi.
Non so più cosa voglio, non so se i miei sentimenti sono annebbiati e non voglio prendere decisioni affrettate di cui poi pentirmi.
Sono consapevole che con questo ragazzo non c’è futuro, sono altrettanto consapevole che col mio compagno invece un futuro lo vedo ancora anche se ci sono molti problemi ma non riesco a distaccarmi da entrambi anche se sarebbe giusto che io dessi priorità al mio rapporto decennale che merita più rispetto.
Ma veramente sono devastato interiormente anche perché non ho mai tradito in vita mia e vorrei veramente staccarmi da questa passione che mi porterà solo a soffrire di più perché non ha futuro…
Cosa devo fare? Sto malissimo davvero.
Aiutatemi per favore, magari qualcuno ha vissuto la mia stessa esperienza e sa consigliarmi.

da: Claudio

6 Commenti

  1. Le dinamiche sono sempre tutte uguali. Io penso che per entrambi sia scoppiata una passione travolgente, ma questo non vuol dire amare… ci voglio altre cose perchè una passione possa poi diventare amore. Lui sicuramente anche se più giovane di te probabilmente lo ha chiaro e si diverte con te, come credo tu ti diverta con lui. Probabilmente se con il tuo attuale compagno non ci fossero dei problemi, questo ragazzo non ti avrebbe mai solleticato e non ci avresti fatto caso oppure in caso contrario saresti stato comunque capace di porti un paletto. Io personalmente, anche se etero, posso solo dirti di valutare bene la situazione con il tuo attuale compagno ed eviterei di vedere ancora questo ragazzo perchè ti sta creando molta confusione. In bocca al lupo

  2. Caro Claudio, io sono una donna eterosessuale però posso immaginare perfettamente come ti senta. Anzi in questo momento sto male anch’io perchè ho avuto una delusione. Non è facile darti un consiglio. L’unica cosa che posso dirti è che se hai tradito il tuo compagno vuole dire che con lui non stai bene, c’è sicuramente qualcosa che ti manca.
    So che non è facile, noi esseri umani siamo troppo complicati. Perché sei legato al tuo compagno? Per questioni economiche? Secondo me dovresti seguire il tuo istinto. Intanto non chiamare l’altro, e non scrivergli messaggi per almeno una ventina di giorni. Così riuscirai a ritrovare il tuo equilibrio ed inoltre vedrai che sarà lui a chiamarti.se non ti chiama vuol dire che non ti merita. Coraggio!

    • Cara Manu,
      i motivi economici per fortuna non c’entrano assolutamente nulla perché siamo entrambi indipendenti e contribuiamo alle spesse più o meno in eugual misura…
      Il problema è proprio il mio istinto che ha perso colpi e, in un modo o nell’altro, sembra sempre condurmi nella direzione sbagliata…
      Dopo due mesi non posso pretendere che il ragazzo conosciuto prenda chissà quale decisioni o metta a repentaglio la sua storia perché sarei un immaturo superficiale se solo lo pensassi..Il vero problema è che io riesco ad immaginare ( anche se molto lontanamente) un futuro insieme mentre lui no, trincerandosi dietro la frase, piuttosto conveniente, che non si sa il futuro cosa riserva.
      Due sono le strade che ho davanti:
      1) Chiudere di netto con lui e concentrarmi sul mio rapporto decennale a cui ancora tengo e che forse è stato messo in discussione da questo improvviso quanto inaspettato colpo di fulmine;
      2) Continuare per vedere come si evolvono i suoi sentimenti col rischio notevole di scottarmi ancora di più.

      Nella prima ipotesi ( la più razionale e moralmente corretta) dovrei cacciare una forza notevole e una resistenza pazzesca anche per verificare, come hai detto tu, se lui dovesse cogliere al palla al balzo o sparire definitivamente ( scenario a sensazione più plausibile).

      Nella seconda ipotesi si tratterebbe di un gioco al massacro dall’esito assai incerto in cui il rischio che corro e di entrare in un circolo vizioso da cui sarebbe difficile uscire se non con le ossa rotte…

      Vorrei solo non aver mai fatto questo incontro ma ora inutile rimurginare…So solo che mi sveglio con l’ansia e vado a dormire con un’ansia ancora più forte e fisicamente comincio a risentirne

      • Claudio tu hai bisogno di essere amato come meriti purtroppo né l’uno né l’altro sono le persone giuste per te…ti sei legato al ragazzo perché il tuo compagno nn ti da l’amore che vuoi ma anche quest’ultimo sfugge quindi non va bene hai bisogno di altro.io fossi in te mi prenderei una pausa da tutto e tutti per stare più tranquillo e riprendermi in questo modo potrai valutare meglio e vedere in caso se succede qualcosa….

      • Ci ho pensato Ale e non una volta ma questo non è il momento giusto per allontanarmi anche se lo vorrei tanto…anzi se devo essere sincero per la testa mi è balenata l’idea di trasferirmi in altra città e ricominciare tutto daccapo ma significherebbe fuggire dai problemi..Nessuno è mai morto per amore è certo non sarò il primo ne l’ultimo ad affrontare questo dilemma interiore…l’unico problema è trovare la forza per dire basta a qualcosa di improvviso, travolgente che mi ha fatto riprovare antiche emozioni e fatto battere nuovamente il cuore ma allo stesso tempo qualcosa di effimero e destinato a finire…e se deve finire meglio che ciò avvenga prima che ci sia dentro fino in fondo..
        Ho sempre scelto il cuore ma in alcuni casi bisogna far prevalere la ragione…

      • Ti confesso che sono sposata e sto vivendo una situazione simile. Anch’ io sono confusa, depressa frustrata. Per ora cerco ti tenermi più occupata possibile e questo mi sta aiutando a ritrovare lucidità, fiducia in me stessa ed autostima. Mi sento già meglio.

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